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ROMA (ITALPRESS) – E’ di tre feriti gravi e almeno altre 34 persone contuse il bilancio della nuova ondata di missili lanciati dall’Iran su Israele. Lo riportano i media israeliani. I missili hanno preso di mira Tel Aviv, Holon e Ramat Gan. Uno dei missili ha colpito anche l’ospedale Soroka, a Beersheva, nel sud di Israele. Le immagini sui social mostrano un palazzo a Ramat Gan con le finestre distrutte. Le sirene d’allarme si sono attivate in tutto il Paese a causa del nuovo attacco.
IL BILANCIO DELL’OPERAZIONE RISING LION
Dall’inizio dell’operazione “Rising Lion”, sono stati lanciati dall’Iran verso Israele oltre 400 missili e centinaia di droni e oltre 40 siti sono stati colpiti. Lo riferisce il bollettino della Direzione nazionale per la Diplomazia pubblica israeliana, aggiornato alle 9 di oggi (le 8 in Italia). Inoltre, 24 persone sono state uccise e 838 ferite, di cui 11 in gravi condizioni, 42 in condizioni moderate, 785 con ferite lievi. L’Autorità fiscale israeliana ha ricevuto dall’inizio dell’operazione lo scorso 13 giugno 22.932 richieste di risarcimento per danni, di cui 18.890 relative a edifici, 1.827 relative a veicoli e 2.215 relative ad altri beni. Oltre 5.000 persone sono state evacuate dalle loro case.
L’IDF COLPISCE ANCHE IN LIBANO
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno “eliminato il comandante d’artiglieria nel settore Litani” del gruppo armato sciita libanese Hezbollah, Yassine Abdel Menhem Ezzeddine. Lo ha annunciato il portavoce per i media in arabo delle Idf, Avichay Adraee, secondo cui Ezzeddine è stato ucciso ieri in un attacco a Barich, nel Libano meridionale. Per le Idf, il miliziano di Hezbollah “era coinvolto in diversi piani per colpire Israele, oltre che nei tentativi di ricostituire le unità di artiglieria di Hezbollah”.
IN CISGIORDANIA DEMOLITA CASA DEL RESPONSABILE DI UN ATTENTATO
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno demolito l’abitazione del palestinese Samer Hussein perché responsabile di un attacco terroristico avvenuto lo scorso novembre a Giti Avishar, in Cisgiordania, in cui 9 persone sono state ferite. Lo riportano i media locali. La demolizione della casa di chi compie un attacco terroristico fa parte della politica di deterrenza israeliana. Hussein, affiliato ad Hamas, ha aperto il fuoco su un autobus e a una fermata vicina dove si trovavano diversi soldati, ferendo cinque civili e quattro militari. È stato rapidamente eliminato dalle forze di sicurezza.
“Con il sostegno delle autorità competenti, la decisione di demolire l’abitazione del terrorista è stata presa nell’ambito della politica di deterrenza, in base alla quale chiunque compia un attacco terroristico di natura eccezionale, anche senza vittime, vedrà la propria abitazione demolita”, hanno dichiarato le Idf.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).