“Si fanno avanti, ma non come eroi solitari. Si fanno avanti questi nostri fratelli perché vengono da una Chiesa viva, perché sanno della preghiera di Gesù che li consacra nella verità, perché sanno dell’opera dello Spirito che li consacra nell’unità”: si conclude così l’omelia che l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha pronunciato ieri nel corso di una solenne celebrazione eucaristica in un Duomo gremito, durante la quale ha conferito per imposizione delle mani l’ordinazione presbiterale a 11 nuovi sacerdoti della Diocesi ambrosiana.
Con loro, a ricevere il sacramento nel corso della Messa concelebrata da altri 7 vescovi e da numerosi presbiteri, anche un religioso appartenente alla Congregazione dei Figli di Maria Immacolata (Pavoniani). Nell’omelia, mons. Delpini non ha nascosto le difficoltà a cui potranno andare incontro i nuovi preti ambrosiani, sia per il contesto in cui “imperversa la retorica del declino a proposito della Chiesa” sia per la sproporzione che questi sacerdoti avvertono rispetto alla missione da compiere.
Tuttavia, nonostante siano in un “numero modesto”, e “nel clima pervasivo di scetticismo e depressione che insidia tutte le generazioni e smentisce che la vita sia desiderabile, loro si fanno avanti: ci mettiamo in cammino per essere testimoni della gioia di vivere, di dare vita, di mettere mano all’impresa di aggiustare il mondo”.