È stata una serata magica, che ha insegnato che cos’è il tempo e ha mostrato soprattutto ai grandi quanto le corse contro il tempo facciano perdere se stessi. Tratto da “Momo” di Micael Ende, lo spettacolo è un adattamento teatrale di un’opera attenta e aperta alla realtà e ha affrontato con tecniche proprie del teatro d’ attore la tematica del tempo e l’uso che se ne fa.
Impostati e diretti dall’attore e regista Simone Migliavacca, i ragazzi hanno interpretato la tematica del tempo di un racconto del 1973, rendendola tanto attuale e originale da sembrare essere scritta ai giorni nostri.
“Sono commosso e orgoglioso di ciascuno di voi” ha detto il dirigente scolastico dell’IC Fontana Davide Basano nell’applaudire attori, musicisti, costumiste e scenografi. “Ho ammirato il frutto di un lavoro lungo e complesso che ha portato a questa sera, ad un risultato eccellente, più che degno di un palco prestigioso come quello del Teatro Lirico. Spero che questa esperienza riempia la vostra vita”.
Un ruolo importante è stato affidato anche alla musica che ha accompagnato il pubblico nel dipanarsi dell’intreccio grazie all’ esecuzione dal vivo di alcuni brani di Gianna Nannini eseguiti dall’orchestra della scuola Baracca diretta dal Prof. Luca di Martino, cui si sono aggiunti ex alunni musicisti ed eccellenti soliste perché affezionati all’orchestra della scuola. L’utilizzo del suono, infatti, come forma universale di comunicazione, ha reso l’esperienza inclusiva e ricca di emozioni. “Il tempo è come un profumo che scorre tra le tra noi come musica” recita Momo ad un certo punto.
“La modernità ci ha insegnato che il tempo è denaro, la società in cui viviamo sembra essere ossessionata dall’idea di ottimizzare e risparmiare il tempo. Ma a quale scopo? Per fare cosa? È la critica a un vivere frenetico, in cui incappano spesso gli adulti senza accorgersene – ha spiegato la coordinatrice del progetto che quest’anno ha compiuto dieci anni, la professoressa Concetta Giaimo. – Una storia che profuma di sogno, di magia come anche di nebbia e di grigiore. Un monito contro una società dedita alle cose materiali, perdendo di vista gli aspetti più umani che rendono la vita veramente speciale.”
Proprio questo concetto è stato recuperato dall’assessore all’Istruzione Giampiero Chiodini: “Complimenti per il vostro lavoro e il vostro impegno. Momo ha insegnato anche a me una cosa nuova e per questo la ringrazio e vi ringrazio: la vita è una danza a ritmo del tempo.”
A proposito dei costumi, c’è da segnalare che le alunne delle classi 1^E, 1^I, 2^A, 2^E, 3^B e 3^C della scuola Baracca, guidate dalla professoressa Armanda D’Aniello, hanno dato vita a un coinvolgente laboratorio artistico pomeridiano che ha saputo unire creatività, impegno e spirito di squadra. “Il frutto di questo lavoro è stato la creazione di due costumi completi e numerosi accessori scenici, tutti realizzati con materiali di recupero. Una scelta consapevole e sostenibile, che ha conferito al progetto un ulteriore valore educativo oltre che artistico”, ha aggiunto la docente di arte e immagine.
“Determinante è stato anche il contributo degli studenti della scuola secondaria di secondo grado “L. Einaudi”, che hanno affiancato con competenza e dedizione le giovani artiste nella progettazione e nella realizzazione di ogni creazione. Un prezioso contributo che ha dato vita a un’opera di scopo didattico che ha offerto molti e importanti spunti di riflessione. Un lavoro figurativo, un’esperienza multidimensionale ha esplorato personaggi e ambienti esaltandone le caratteristiche chiave, assumendone così una significativa rilevanza nella situazione posta in scena.