“La reimmigrazione non e’ uno slogan ma una proposta concreta, riaccompagnare ai paesi d’origine chi non rispetta ns leggi, che rifiuta i ns valori e disprezza ns cultura vuol dire affermare con forza con forza che l’integrazione non significa annullare differenze a senso unico ma si tratta di rispetto reciproco”.
A dirlo e’ il generale Roberto Vannacci, vicesegretario della Lega, in un videomessaggio al Remigration Summit di ieri a Gallarate (Varese). “Ci e’ stato detto che l’immigrazione incontrollata era una ricchezza, che avrebbe compensato il calo delle nascite e salvato il sistema pensionistico, garantito la manodopera per i lavori che gli italiani non vogliono fare. Ma questa narrazione e’ crollata sotto il peso della realta’. Non solo non ha risolto il problema demografico, ma ha accelerato la precarieta’ e la competizione al ribasso sul lavoro e un sistema sociale sempre piu’ sotto pressione. Dietro la favola dell’immigrazione come risorsa si e’ nascosta per anni l’incapacita’ di una certa parte politica di difendere interessi nazionali”, ha aggiunto Vannacci.
“La reimmigrazione vuol dire rimettere al centro i nostri cittadini, italiani ed europei. E’ una battaglia di civilta’ e di liberta’, ma soprattutto per la sicurezza che oggi e’ il vero spartiacque tra destra e sinistra. Continuero’ a battermi per questo e portero’ questa battaglia a Bruxelles, con orgoglio e determinazione”.