Caso Garlasco: le Gemelle ‘K’ avevano già fornito spontaneamente il loro Dna

Le sorelle entrano dunque nella nuova inchiesta sempre da non indagate.

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Stefania e Paola Cappa, le cugine di Chiara Poggi uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007, hanno già fornito spontaneamente il proprio Dna nelle prime indagini sul delitto per il quale è stato condannato l’allora fidanzato Alberto Stasi a 16 anni di carcere. Le ‘gemelle K’ come il resto della famiglia (mai indagata) hanno sempre dato piena disponibilità per la ricerca delle verità. Le sorelle entrano dunque nella nuova inchiesta sempre da non indagate.

I nomi indicati dal gip di Pavia – su indicazioni delle parti – sono Marco Panzarasa (amico di Stasi), tre amici di Marco Poggi (fratello della vittima) tra cui Mattia Capra e Roberto Freddi (non indagati) di recenti perquisiti nell’inchiesta su Sempio, tre carabinieri e un paio di soccorritori intervenuti subito dopo il delitto del 13 agosto 2007.

Si tratta di nomi (tutti non indagati) che frequentavano la villetta e che in questo modo non verrebbero più tirati in ballo su un caso che si trascina da 18 anni.

La comparazione del materiale trovato sulla vittima avverrà solo con i profili maschili – sotto le unghie ci sono due tracce miste e maschili (cromosoma Y) – mentre le cugine Cappa verranno sottoposte all’analisi delle impronte per compararla con le tracce che potrebbero essere recuperate da alcuni reperti trovati nella spazzatura della villetta e mai analizzati dopo il delitto.

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner