RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Nei giorni scorsi, presso Villa La Fagiana di Boffalora Sopra Ticino, nella splendida cornice naturale del Parco del Ticino, in un clima raccolto e disposto all’ascolto, si è svolto un evento di particolare bellezza e significato: una nuova visita da Israele, la terza dopo l’inaugurazione, nel settembre 2022, della stele dedicata alla Memoria del Campo A.
Ossia di quello che fu il Campo-madre della rete Aliyah Bet del dopoguerra in Italia, con la presenza sul posto di Yehuda Arazi “Alon”, capo dell’intera operazione sul suolo nazionale, e di Ada Ascarelli, vedova di Enzo Sereni, principale collaboratrice di Arazi.
Villa La Fagiana, che ne fu la sede, dal 2022 è una delle tappe di questi intensi “tour della Memoria” lungo la nostra Penisola.
I visitatori erano tutti discendenti di sopravvissuti alla Shoah, accolti in Italia nel dopoguerra. A riceverli, i membri del Percorso della Memoria Diffusa (fra cui la rappresentanza di ANPI Magenta), gruppo promotore della stele, composto da ANPI, FIVL, Ecoistituto della Valle del Ticino, insieme ad alcuni importanti ospiti italiani: Ismaele Rognoni, Presidente del Parco del Ticino, Giorgio Molho (figlio di Dino Molho, testimone della Shoah), Aldo Li Gobbi (figlio del Gen. Alberto Li Gobbi, che fu nella Resistenza e che nel dopoguerra collaborò all’Aliyah Bet), Gianmatteo Salvini, l’attuale proprietario della villa.
Tutti sono intervenuti portando i loro saluti o la loro testimonianza di famiglia.
Elisabetta Bozzi, Vicepresidente di ANPI Magenta, che dalla ricerca magentina del 2014 è impegnata su questo tema, ha parlato a nome del gruppo promotore, con un discorso di benvenuto e con una relazione storica. Molta commozione ha percorso l’incontro.
Il gruppo promotore ha infine chiuso con un messaggio: “Oggi è un evento eccezionale, questo convegno di eredi italiani e israeliani di un’unica storia di Resistenza, qui riuniti casualmente proprio il 5 maggio, giorno, nel 1945, della Liberazione di Mauthausen, l’ultimo Lager nazista ad essere liberato. In quei giorni di maggio finiva anche la Seconda Guerra Mondiale. E l’evento è ancora più eccezionale e commovente perché è il primo dopo il trauma del 7 Ottobre e del lungo conseguente conflitto. Una ripresa e una speranza, che accogliamo con spirito di amicizia. Con l’auspicio che cessino i lutti e ricominci la vita nel segno della fratellanza fra i popoli, nel riconoscimento e affermazione dei diritti di ogni parte, in una prospettiva di convivenza e crescita culturale, con il più sentito augurio di pace”.
Il gruppo Percorso della Memoria Diffusa