“Quanto avvenuto al monumento intitolato a Ramelli e Pedenovi è un gesto vile e inaccettabile. Imbrattare un luogo pubblico non è soltanto un atto di inciviltà: è un attacco che offende la memoria, la dignità e i valori su cui si fonda la nostra comunità.
A Sesto non ci sarà mai spazio per l’odio politico, né tollereremo tentativi di alimentare divisioni tra i cittadini. La decisione di intitolare uno spazio pubblico a Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi è il nostro modo per affermare che non esistono morti di serie A e morti di serie B. È il nostro modo per dire basta alle vittime dell’odio politico.
A ottant’anni dalla Liberazione, dovremmo aver raggiunto una consapevolezza fondamentale: l’odio non può e non deve mai diventare un’arma contro chi ha idee politiche diverse. Eppure, ancora oggi, c’è chi tenta di strumentalizzare queste tragedie. Condanno con fermezza questo gesto vigliacco e vergognoso. Come sindaco, prendo le distanze in modo netto e irrevocabile da chi usa il disprezzo e l’intolleranza come forma di espressione politica. Chi semina odio troverà sempre una comunità che reagisce, unita e determinata”. Così il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano.