Pace e ambiente, migranti e rinnovamento della Chiesa. Al centro gli ultimi, le periferie del mondo. Sono stati diversi i temi del pontificato di Papa Francesco.
Temi affrontati sempre in maniera netta, chiara, con uno stile semplice e deciso. In testa quello della pace. Bergoglio non ha mai mancato di far sentire la sua voce nel contesto della “Terza Guerra Mondiale a pezzi”. Dalla “martoriata” Ucraina alla situazione in Medioriente passando per i conflitti in Africa e alla situazione del Myanmar il Pontefice ha sempre ricordato a tutti che “la guerra è una sconfitta”. Il secondo tema del pontificato di Papa Francesco è stato quello dell’ambiente. Affrontato ufficialmente con l’enciclica ‘Laudato Sì’, scritta proprio 10 anni fa. Forte l’impegno anche per i migranti: dallo storico viaggio a Lampedusa del luglio del 2013 in cui richiamò tutti a non cadere alla “globalizzazione dell’indifferenza” all’ultima condanna delle deportazioni dei migranti negli USA voluta dalla presidenza Trump.
Il Papa ha lavorato molto anche per rinnovare la Chiesa. Dal ruolo delle donne, come la nomina di suor Raffaella Petrini a presidente del Governatorato della Città del Vaticano, alle tante nomine di vertice. Il rinnovamento della Chiesa è passato anche per il mea culpa sul tema degli abusi, una ferita aperta troppo a lungo nella Chiesa alla cui guarigione Bergoglio ha impresso un’accelerazione. Nel cuore del Papa lo spazio più grande è dedicato agli ultimi a cui ha pensato anche con gesti concreti come l’installazione di docce per senza tetto in Vaticano e recandosi personalmente anche nella alla favela di Varginha in Brasile.
Tra loro, Bergoglio ha avuto nel cuore anche i detenuti. A loro ha voluto dedicare una Porta Santa speciale nel carcere di Rebibbia per il Giubileo del 2025. Da loro è andato il Giovedì Santo per la lavanda dei piedi della Messa in Coena Domini. E poi i bambini, da sempre nel cuore e nella mente di Bergoglio. Nello scorso febbraio il Papa ha tenuto il primo summit internazionale sui diritti dei bambini portando in Vaticano i leader del mondo per accendere un faro sulla situazione di tanti bambini che sono senza diritti.
La dottrina di Francesco, la fratellanza per un mondo nuovo
Fratelli tutti. Basta questo concetto, titolo di un’enciclica del 2020, per riassumere il cuore della dottrina sociale di Papa Francesco. Un appello, un sogno. Il desiderio, o meglio, la necessità della fratellanza in un mondo lacerato da tanti conflitti. Insomma, un mondo nuovo in grado di superare quella “globalizzazione dell’indifferenza” alla base di tante ingiustizie nel mondo.Sono 4 le encicliche firmate da Papa Francesco nel suo Pontificato: ‘Lumen Fidei’ 2013, ‘Laudato Sì’ 2015, ‘Fratelli Tutti’ 2020, ‘Dilexit Nos’ 2024.
La ‘Fratelli Tutti’, enciclica firmata in un luogo simbolo, sulla tomba di San Francesco ad Assisi, indica che siamo tutti sulla stessa barca, che nessuno si può salvare da solo, ma promuovendo una fraternità realizzata con i fatti, non di parole. Promuovere una fraternità vera significa costruire ponti in un’epoca caratterizzata dall’innalzamento di muri. Nella dottrina sociale di Francesco trova un secco ‘No’ lo sfruttamento dei più deboli e degli indifesi. Francesco più volte ha posto attenzione al tema dell’ambiente, l’obbligo di curare la Casa Comune in un’epoca segnata dalla crisi climatica. Altro tema chiave per capire la dottrina di Bergoglio è la cancellazione del debito dei Paesi poveri, “una questione di giustizia”. Una sfida che il Papa ha ripreso in occasione del Giubileo del 2025. Quello dedicata alla Speranza che non può non albergare nel cuore di ogni cristiano. Speranza, ma anche Misericordia. Il Papa più volte ha sottolineato che “Dio perdona tutto. Dio perdona sempre”. Alla Misericordia ha dedicato il Giubileo straordinario del 2016 e, prima dell’Anno Santo, con una sorta di operazione di ‘marketing’ aveva lanciato la ‘Misericordina’ “un medicinale spirituale fa arrivare la misericordia nell’anima”. Fratellanza e cura, speranza e misericordia. Perché, in fondo, il fine è tornare al cuore. Il Papa lo ha evidenziato nella ‘Dilexit Nos’, l’enciclica del 2024 dedicata all’amore umano e divino del Cuore di Gesù, altro momento chiave del pontificato di Papa Francesco. L’Ultima di Papa Francesco, in cui chiede a quel mondo “che sopravvive tra le guerre, gli squilibri socioeconomici, il consumismo e l’uso anti-umano della tecnologia” di “recuperare ciò che è più importante e necessario: il cuore”. Complessivamente sono queste le encicliche firmate da Papa Francesco nel suo Pontificato: ‘Lumen Fidei’ 2013, ‘Laudato Sì’ 2015, ‘Fratelli Tutti’ 2020, ‘Dilexit Nos’ 2024.