Lieto fine per la vicenda che ha reso, suo malgrado, famosa l’Osteria Din Don Dan di Corbetta, gestita da giovani disabili.
La settimana scorsa, un uomo aveva cenato al locale, ordinando cibo e vino in abbondanza e poi, con una scusa, aveva distratto il personale ed era fuggito senza pagare, lasciando un conto non saldato di oltre 100 euro. Il responsabile, un quarantenne che abita nel Milanese, è stato poi identificato dai carabinieri, grazie alle telecamere di video sorveglianza del locale.
La storia ha avuto una grossa eco anche grazie al video messaggio del Sindaco Marco Ballarini. Dopo la gara di solidarietà via social, dove il primo cittadino di Corbetta, obiettivamente è molto bravo e capace, ecco l’epilogo che non t’aspetti.
Anche il Capitano dell’Inter Lautaro Martinez, viene a conoscenza dell’episodio. Non solo salda il conto di tasca sua, ma fa avere ai ragazzi dell’Osteria da poco aperta in città anche una sua maglia autografata. Un gesto che dimostra grande sensibilità.
Ma stamani come riportato dal Corsera nel pezzo della collega Giovanna Maria Fagnani, c’è stata un’altra svolta. L’ennesimo colpo di scena.
La compagna dell’uomo che non aveva pagato il conto, ha telefonato al ristorante, porgendo le proprie scuse a nome del cliente disonesto e spiegando di aver lasciato in una busta sia l’ammontare del conto che una mancia per i dipendenti. Da ulteriori indagini, è emerso che l’uomo aveva già pranzato senza pagare in altri tre locali del paese, ma gli episodi non erano stati denunciati.
“Con grandissimo piacere, insieme a Claudio Beretta e ai meravigliosi ragazzi del “Din Don Dan” possiamo annunciarvi che è stato saldato il conto della cena da parte della persona che era scappata senza pagare!
Un sentito ringraziamento all’Arma dei Carabinieri e alla Stazione dei CC di Corbetta guidata dal Comandante Giuseppe Pelaia per il grandissimo lavoro svolto nell’individuazione del colpevole, che è stato identificato e che ha deciso di pagare il conto. Ora, come ha giustamente ricordato anche Claudio, lo aspettiamo anche per le scuse” ha precisato il Sindaco.
«Il problema non era l’entità del conto, ma il gesto che aveva davvero demoralizzato i ragazzi, ci erano rimasti malissimo. Speriamo che questa vicenda sia di esempio».