A bordo di due scooter seguivano le vittime in auto, urtavano il loro specchietto e, scesi per constatare i danni, ne approfittavano per strappare dal loro polso orologi di lusso. L’ultima rapina, martedì mattina verso le 9.20 in piazzale Aquileia a Milano, li ha traditi.
La volante che ha raccolto la denuncia della vittima, un 55 residente a Dubai, che viaggiava a bordo di una Lamborghini, ha diramato la nota radio. Una mezz’ora più tardi gli agenti della squadra mobile impegnati in un servizio anti-rapina nella frazione Quinto de’ Stampi del comune di Rozzano hanno notato due uomini corrispondenti alla descrizione, uno dei quali già arrestato a Milano nel 2017 per il furto di un orologio di lusso con la tecnica dello specchietto, che entravano all’interno di un palazzo. Li hanno osservati mentre si scambiavano dei borsoni con un terzo uomo e li caricavano poi su una Volkswagen Tiguan a noleggio. Fermati per un controllo, nei borsoni avevano ancora gli abiti usati poco prima per la rapina. I due, un 47enne e un 40enne, arrivati pochi giorni prima da Napoli per mettere a punto il colpo, sono stati fermati per rapina aggravata. Il terzo uomo, andato via in taxi, agli agenti che gli chiedevano se avesse con sé merce rubata, ha mostrato di avere al polso un orologio Patek Philippe modello Complications World Time, dal calore valore 65mila euro. Perquisito, all’interno dei boxer aveva una sacchetto con altri due orologi: un Patek Philippe da 33mila euro e quello rubato poco prima al 55enne, un Audemars Piguet Royal Oak Offshore da 30mila euro.
L’uomo è stato fermato per ricettazione. Era stato lui, la domenica, il primo ad arrivare dalla Campania a Milano e ad affidare l’appartamento utilizzato come base logistica a Rozzano. Gli agenti della squadra mobile hanno acquisito le immagini delle telecamere, ricostruendo come la vittima a bordo della Lamborghini fosse stata seguita dai due rapinatori sugli scooter già da viale Papiniano. I due mezzi, un Sh e un Beverly, sono stati rintracciati: nei bauletti c’erano i sistemi di comunicazione Bluetooth usati dai due complici durante la rapina. I tre fermati sono stati portati nel carcere di San Vittore.