Arconate, Consiglio delle ‘dimissioni’ per Calloni e Gorla. Fabio Gamba: finita la stagione dell’odio, con Mantovani la nuova primavera del nostro paese

Attacco ad alzo zero del vicesindaco e del capogruppo Stefano Poretti a Cambiamo Arconate

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L’abbanbono simultaneo di un ex sindaco e del suo vice dal Consiglio comunale nel quale erano presenti dal giugno 2024, ossia dal ritorno di Mario Mantovani in veste di primo cittadino, ha destato comprensibile scalpore ad Arconate. Ieri, giovedì, in municipio si è svolta la seduta che ha ufficializzato la surroga, ergo la decadenza da consiglieri, di Sergio Calloni e Gaia Gorla, che hanno rassegnato le proprie dimissioni ritenendo esaurito il proprio impegno e il proprio percorso politico.

Surroghe effettuate ‘in contumacia’, giacché i due ex consiglieri erano assenti, pertanto non sono intervenuti in seno alla massima assise.

Ma qualcun altro ha parlato, e con toni particolarmente duri. E’ stato il vicesindaco Fabio Gamba, che ha sparato ad alzo zero su Cambiamo Arconate (la compagine di Calloni e Gorla) e sulla lunga stagione, avviata nel 2014, di feroce contrapposizione a Mario Mantovani.
“Il fatto di non presentarsi neppure nella seduta delle proprie dimissioni la dice lunga. Mi sento di esprimere solidarietà umana a Calloni, Gorla e all’ex assessore Zanotti, duramente attaccati dal fuoco amico. Perché noi in fondo siamo diversi. Li ho sempre accusati politicamente, tuttavia penso che queste dimissioni arrivano perché ormai avete capito che Arconate è al sicuro. Con Mantovani sindaco, siamo tornati sulla retta via, evidentemente lo pensate anche voi. Sarà un peccato non avere l’ex sindaco in aula quando rimedieremo ai guasti della loro Amministrazione, ma nel contempo celebriamo il funerale politico di Cambiamo Arconate, che per anni ha avversato Mantovani, bloccando la Casa di Riposo, attaccando il Gs Arconatese. Oltre al danno la beffa: Cambiamo Arconate organizzò una marcia per la legalità mentre era in corso un processo. Avete chiesto 2 milioni di euro di danni a Mantovani, dimenticando la piazza, il Liceo, i parchi, i giardini e tutte le opere che Mantovani aveva realizzato in anni per Arconate. E voi gli avete chiesto i danni.. Prima di voi Arconate era punto di riferimento per il territorio, crocevia di artisti, scrittori, cantanti, pittori, politici, ministri, sportivi e persino Silvio Berlusconi. Di Arconate si parlava sui giornali e in tivù, per merito di Mario Mantovani, a cui voi avete chiesto 1 milione di euro per danni d’immagine. Avete ingaggiato legali per sostenere accuse che si sono sciolte come neve al sole. Calloni si è sempre definito sindaco di tutti, ma non lo è mai stato. Un sindaco che si presenta a casa Mantovani alle 6 del mattino quando venne arrestato non può esserlo. Sindaco di tutti alla fine reietto anche dai suoi. Ma oggi celebriamo un nuovo inizio, oggi comincia la nuova primavera di Arconate. Auguro ai nuovo consiglieri di farne parte”, ha concluso il vicesindaco Gamba.

Con toni analoghi è intervenuto il capogruppo di Forza e Coraggio Stefano Poretti: ‘Mi spiace per l’assenza di Calloni e Gorla, ma sin da piccolo ho imparato che gli assenti hanno sempre torto. Peraltro era stato lo stesso ex sindaco a sentenziare che non si sarebbe mai dimesso. Noi non sappiamo cos’è accaduto, ma ci spiace, perché i dimissionari sono stati protagonisti della politica ad Arconate, a nostro avviso una stagione colma di errori. Abbiamo assistito a una guerra contro Mantovani, al Gs Arconatese, all’apertura di una farmacia comunale che rappresenta un pesante fardello, non abbiamo percepito 1 solo euro dal PNRR, abbiamo fatto una guerra legale all’Opera Pia Castiglioni, vi siete sempre scagliati contro il pluri indagato Mantovani senza chiamarlo come invece merita: il pluri assolto. Avete parlato di legalità non in vendita, quando nessun reato è stato commesso. Metodo e sostanza di Cambiamo Arconate sono stati segnasti da arroganza e settarismo”, ha concluso Poretti.

Ad Arconate giovedì sera il clima era scaldato dal tepore del sole e da una piacevolissima temperatura. Il tempo è cambiato, chiaramente. Nell’aria, e non solo.

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