Palazzine che sorgono sulle macerie di qualche magazzinetto in spregio alle regole da seguire. Un caos che non ha colpito soltanto il capoluogo milanese, riguarda tutta l’Italia. Un caos nel quale il disegno di legge “Salva Milano”, ora bloccato al senato in seguito ad arresti eccellenti, aveva come obiettivo quello di far ripartire progetti bloccati dalla Procura di Milano per presunti abusi edilizi attraverso una “interpretazione”, ovvero, là dove il testo unico dell’edilizia dice che dalla ristrutturazione di un edificio non se ne possono fare di più, ne più alti o più larghi etc., in realtà si voleva dire una cosa diversa: se si ristruttura si può fare qualsiasi cosa. Le inchieste giudiziarie nel settore edile a Milano sono sicuramente eclatanti ma anche a Vittuone c’è un caso che fa riflettere. E’ quello che vede al centro di tutto due palazzine sigillate dalla Procura di Milano il 17 dicembre dove campeggia una gru di una sessantina di metri.
Le cose che lasciano stupiti sono le dimensioni dei palazzi che proiettano solo ombre sui vicini e la vicinanza ad un importante monumento del territorio come Villa Resta: edificio seicentesco, patrimonio storico e artistico nazionali che appartiene a tutti gli italiani. Infatti, il proprietario, Davide Mari, che l’ha ereditata dal padre Loris, dice di considerarsi solo il custode di un bene di tutti. E’ certo che con quelle palazzine bloccate e la gru non “giovano” all’attività ricettiva della Villa. “Il Testo Unico – commenta Mari – vieta la realizzazione di edifici più alti in prossimità dei beni storici, ma soprattutto l’alterazione dei luoghi, ovvero delle nuove costruzioni, devono essere sottoposta al vaglio delle amministrazioni”. Se si vuole realizzare un edificio più grande in tali condizioni occorrono i permessi e un piano attuativo comunale che la cittadinanza deve poter mettere in discussione.
Invece, per queste due palazzine è stata presentata semplicemente una Dichiarazione di Inizio Attività nel 2015, senza alcuna valutazione di merito dell’amministrazione o inquadramento urbanistico previsto nel Pgt. Per altro il piano del territorio di Vittuone è estremamente vecchio. “I comuni incassano gli oneri dai costruttori, magari stabilendo delle convezioni che danno più vantaggi economici ai costruttori che servizi ai cittadini – aggiunge Mari – magari si fanno parcheggi in una strada chiusa dove non servono a nulla”. E così ecco che il Salva Milano, dichiarato da molti giuristi qualificati come un abominio, si sta trasformando e si sta preparando il terreno per farlo rientrare dalla finestra del pietismo chiamandolo Salva Famiglie perché molti appartamenti sono stati venduti ad ignari compratori.
I ricorsi, contro questi presunti abusi, sono complessi e subiscono i tempi lenti della giustizia. Intanto il danno cresce per tutti. “Non è soltanto per me, è di tutti i soggetti coinvolti e soprattutto per i cittadini e i visitatori che mi hanno sempre dimostrato il loro profondo apprezzamento e il legame con questi luoghi della memoria storica e artistica. Stiamo parlando di una villa del Richini, considerato come il più grande architetto lombardo di tutti i tempi e noto per aver realizzato il palazzo di Brera che custodisce i migliori esempi dell’arte.”