“«Abitiamo tra le campagne di Vigevano e Novara, in una piccola frazione tra le risaie. Viviamo in un paesino di 40 abitanti, che arrivano a 60 compresi cavalli, asini e galline, un luogo che ricorda un clima di altri tempi, atmosfere che fanno venire in mente L’albero degli zoccoli di Olmi. Mi appaga, mi piace stare a contato con la natura, la vita è come in una piccola comune, in uno stato d’animo che non ha niente a che fare con la frenesia. È un bellissimo nido, mi aiuta per l’ispirazione e la concentrazione. Il canto degli uccellini mi dà serenità».
Intervistata dal Corriere della Sera (la notizia è stata ripresa anche dalla Stampa, nell’edizione di ieri) Giusy Ferreri, nota cantante italiana originaria di Abbiategrasso, parla della sua scelta di vivere in un piccolo borgo situato tra Vigevano e Novara, abitato da sole 40 persone. Questa decisione riflette il desiderio dell’artista di allontanarsi dal trambusto delle grandi città e abbracciare uno stile di vita più tranquillo e autentico.
La scelta di Giusy Ferreri di risiedere in un contesto così intimo e raccolto le permette di mantenere un legame profondo con le sue radici e con la comunità locale. Vivere in un piccolo paese offre l’opportunità di instaurare rapporti più stretti e genuini con i vicini, favorendo un senso di appartenenza e condivisione.
Inoltre, la vicinanza a Vigevano e Novara consente a Giusy di godere delle bellezze storiche e culturali di queste città. Vigevano, ad esempio, è rinomata per la sua splendida Piazza Ducale e il maestoso Castello Sforzesco, che ospita numerosi eventi culturali e musicali durante l’anno.
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La decisione di vivere in un ambiente rurale potrebbe anche influenzare positivamente la creatività dell’artista, offrendo ispirazione e serenità lontano dalle distrazioni urbane. Questo stile di vita permette a Giusy Ferreri di concentrarsi sulla sua musica, trovando nuove fonti di ispirazione nella natura e nella semplicità della vita quotidiana.
In conclusione, la scelta di Giusy Ferreri di risiedere in un piccolo paese tra Vigevano e Novara rappresenta una volontà di equilibrio tra carriera e vita privata, privilegiando la qualità delle relazioni umane e il contatto con la natura, elementi che arricchiscono sia la sua vita personale che professionale.
E quanto ai suoi trascorsi da cassiera in Esselunga, le parole dell’artista di origine abbiatense sono state parecchio sincere: “La cassiera del supermercato che ce l’ha fatta? Non mi ha dato fastidio, era la verità. Non potevo certo girarmi i pollici fino a 29 anni sperando nel grande sogno, quindi dovevo mantenermi lavorando anche come cassiera part-time, è stato funzionale per seguire la mia passione. I media calcavano su quell’aspetto e non mi piaceva, poteva sembrare ruffiano nei confronti del pubblico”.