Milano: nata con tumore da 600 grammi, operazione record al Policlinico

Intorno ad Anna (nome di fantasia) si è stretta da subito una fortissima intesa e una fiducia assoluta nella medicina e nelle sue risposte, anche di fronte alle sfide più delicate.

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Tutto inizia con una ecografia alla 16esima settimana di gravidanza dall’esito implacabile: una massa cellulare anomala dal volume significativo rischia di compromettere la vita della bambina nel grembo.

I genitori, che vivono in una provincia del Nord Est d’Italia, sono inviati presto alla Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano, centro di riferimento per le gravidanze difficili e con una grande esperienza nel trattamento di questa neoplasia benigna, che si verifica in un 1 bambino ogni 35 mila. La piccola ha un teratoma sacrococcigeo, un tumore raro che si sviluppa alla base del coccige.

Le cause sono sconosciute ma si sa che la sua caratteristica più pericolosa è quella di crescere velocemente, compromettendo la funzionalità degli organi in fase di sviluppo del feto: per i genitori di Anna questo ha significato trovarsi di fronte alla possibilità di dover interrompere la gravidanza.

Il fattore tempo in certe situazioni può destabilizzare, ma la scienza corre più veloce: la diagnostica prenatale permette oggi di individuare precocemente l’aumento anomalo di cellule nei tessuti e fornisce agli specialisti informazioni preziose per intraprendere il percorso terapeutico più appropriato.

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