“Marotta (Giuseppe Marotta, ndr) mi ha anche salvato una volta”. L’ha dichiarato l’ex capo ultra’ dell’Inter, Andrea Beretta, in un interrogatorio con i pm dell’antimafia milanese e la Squadra mobile lo scorso 6 dicembre parlando della gestione dei biglietti.
Il 49enne, che ha deciso di diventare collaboratore di giustizia, ha riferito di un episodio che riguardava duemila biglietti da destinare alla Curva Nord per una trasferta contro la Juventus in cui l’attuale presidente dell’Inter avrebbe bloccato lo Slo, il manager incaricato di tenere i rapporti con la tifoseria organizzata, dal denunciarlo. “Ricevo una chiamata – ha messo a verbale Beretta – e questo qui comincia a insultarmi (‘non me ne fotte un c di voi, io non passo guai per voi’), nasce una discussione al telefono, io resisto 10 secondi e poi vado giu’, ‘mi hai rotto i co…, vieni qua che ti ammazzo di botte’, solite cose. E’ degenerata, lui mi chiude il telefono in faccia e va subito alla Digos a dirgli che io lo avevo minacciato al telefono, e la Digos gli dice ‘ok, noi prendiamo la tua denuncia, pero’ deve essere fatta in carta intestata dalla societa”.
Allora lui va in societa’, si mette a scrivere, passa Claudio Sala (il responsabile della sicurezza della prima squadra, ndr) e gli dice ‘Ma cosa stai facendo? Ma lo sa il direttore (Marotta, ndr)? Avvisiamo prima che metti di mezzo la societa’”. E dopo e’ passato Marotta e fa (a Silva, ndr): ‘Guardi, se lei vuole fare la denuncia la fa a nome suo, non con la societa””. Il pm Paolo Storari – come anticipato dal Corriere della Sera – chiede quindi come Beretta faccia a sapere di tutto cio’. “Me l’ha detto Claudio Sala. E quella volta li’ (Marotta, ndr) mi ha salvato dal discorso della denuncia”.