Bollate: “No al maxi data center ennesimo scempio per il territorio”. FN in campo

La Coordinatrice Provinciale Maria Federico: "Prima di tutto come cittadina mi sento tradita da quest'Amministrazione. Non ce ne staremo con le mani in mano"

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO “A Bollate la giunta comunale è pronta a dare l’autorizzazione per la costruzione di un data center. Tre volumi di 18 metri di altezza per una potenza elettrica impegnata di 180 MW, 60 generatori, cabina elettrica di trasformazione per una superficie occupata di 81000 mq .
Un grosso passo falso per il sindaco Francesco Vassallo che da tempo ha abbracciato la filosofia green. Purtroppo in nome di questa esigenza, il più delle volte strumentalizzata, si abbatte un polmone verde che ha da sempre caratterizzato la zona, appunto il parco delle Groane.
Ma a parte il preservare gli spazi verdi, questa opera non sarà costruita in aree dismesse come suggerito dalle linee guida regionali ma in centri abitati, Cassina Nuova e Cascina del Sole, frazioni di Bollate, a due passi da una scuola media e una materna e alla distanza minima dalle abitazioni di 67 metri.
La presunzione del primo cittadino e il menefreghismo che ormai mostra verso i cittadini di cui dovrebbe difendere gli interessi sono ormai evidenti.

Ennesima pugnalata che i cassinanovesi ricevono dopo essersi ritrovati anche un sito di stoccaggio di rifiuti solidi pericolosi costruito nel comune adiacente ma che entra come un pugnale nel territorio bollatese. Opera che non mantiene le distanze ma a cui, anche questa volta, è stata data autorizzazione.

La decisione di autorizzare la costruzione del dc in barba al buon senso e al green, l’incuranza del dissenso popolare ha niente a che vedere con i 5 milioni di euro che entrerebbero nelle casse comunali e di cui solo 2.5 milioni impiegati per riqualifica del territorio?

Non ci è dato sapere e poco a questo punto interessa. Di certo è che i cassinanovesi non intendono più trovarsi l’ennesimo scempio in nome di un benessere comune che benefici non ne ha visto che queste strutture sono definite energivore. Inoltre in più paesi si sta dicendo no per le enormi quantità di calore emesse e per eventuali effetti sulla salute per l’elettromagnetismo.

Noi di Cassina Nuova intraprenderemo ogni azione possibile e legale, dalla raccolta firme già in atto a presidi e manifestazioni in supporto al dissenso che già Città Metropolitana e ATS esprimono a riguardo.
Come coordinatore provinciale di Forza Nuova e soprattutto cittadina di Bollate posso solo esprimere enorme sdegno per l’ennesima riprova che il volere dei cittadini è surclassato dagli interessi personali”.

Maria Federico Coordinatore Provinciale di Forza Nuova

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