RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “A Magenta c’è una persona anziana, che uccide i gatti, usando , riteniamo, un fucile ad aria compressa, anche cucciolate intere, con altri metodi.
Probabilmente agisce quando entrano o si avvicinano al suo giardino, Sfortunatamente conosciamo bene il comportamento dei gatti che vivono nel nostro giardino, possono risultare difficili da gestire e talvolta allontanarsi nonostante le nostre intenzioni.
Al mio vicino sono stati uccisi due gatti. Il primo, trovato morto, riteniamo sia stato avvelenato, poiché in passato subì lo stesso trattamento, ma grazie all’intervento tempestivo del veterinario si è salvato. Lo stesso veterinario ha confermato l’avvelenamento.
Il secondo, un gatto rosso, è stato ucciso con un pallino di un fucile ad aria compressa alla testa. Non posso fornire ulteriori dettagli, ma tutto ciò può essere confermato. Nel prato di fronte a casa mia c’erano diversi gatti che ora sono scomparsi.
È un caso? Ah, sembra che si diverta a sparare anche agli uccelli, come le tortorelle? forse. Anni fa anche il mio gatto subì lo stesso trattamento: venne colpito sul fianco con un pallino, che scoprii solo successivamente quando lo portai dal veterinario per una radiografia (foto a fondo pagina).
Il veterinario mi disse che aveva un pallino conficcato nel fianco. Perché scrivo tutto ciò? Una denuncia non servirebbe a nulla, per vari motivi (a volte non succede nulla nemmeno quando uccidono delle persone, figuriamoci dei gatti).
La persona che può confermare tutto, ha paura di esporsi. Spero solo che questa notizia arrivi all’orecchio di quest’individuo e che sappia che siamo a conoscenza di tutto quello che combina! Se dovesse succedere qualcosa al mio gatto… Sappia che noi sappiamo”.