“Il novello influencer di sinistra Roberto Salis, padre della neo-eurodeputata sotto indagine in Ungheria, ha attaccato sei giovani della Lega minacciando di denunciarli solo perché con uno striscione hanno osato criticare sua figlia, ex occupatrice abusiva di alloggi pubblici. Ricordiamo al sig. Salis che nel nostro Paese c’è una Costituzione che garantisce la libertà di pensiero e il diritto di critica, al contrario invece la legge italiana sancisce che occupare le case è un reato.
Bene hanno fatto i giovani della Lega a esporre lo striscione di critica nei confronti di Ilaria Salis, i nostri ragazzi non si faranno certo intimidire dalle minacce del sig. Salis. Forse questo papà, prima di perdere tempo in denunce inutili, dovrebbe parlare con la propria figlia – cosa che non ha evidentemente fatto in passato – per spiegarle che esiste il reato di occupazione ma non di striscione, e che adesso che ricopre un ruolo istituzionale in Europa non può permettersi di istigare a delinquere rivendicando un inesistente diritto a occupare le case altrui. Io stesso ho esposto un cartello nell’aula del Consiglio regionale con lo stesso concetto espresso dai ragazzi della Lega e lo ripeto: “Salis abusiva sei la vergogna di Monza”. Se Salis intende denunciare qualcuno rivolga pure le sue querele al sottoscritto”.
È la reazione di Alessandro Corbetta, Capogruppo della Lega in Regione Lombardia, a quanto scritto da Roberto Salis, padre di Ilaria Salis, sui propri social.