Intelligenza artificiale: sono 26 le società quotate in borsa. A cura di Massimo Colombo

Lo studio analizza l'Artificial Intelligence nel panorama italiano delle PMI del mercato Euronext Growth Milan

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Sono 26 le società quotate su EGM (Euronext Growth Milan) attive nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI), che sviluppano un giro d’affari complessivo pari a 988 milioni di euro nel 2023, registrando un + 9% sul 2022.

E’ quanto emerso dall’indagine realizzata da IRTOP Consulting, boutique finanziaria specializzata sui Capital Markets e nell’Advisory per la quotazione, IPO Partner di Borsa Italiana, e Banca Generali.

Lo studio, sviluppato per indagare il contesto attuale dell’Intelligenza Artificiale e le peculiarità delle società quotate su Euronext Growth Milan e delle startup private, con l’obiettivo di comprendere le caratteristiche del mercato e contribuire a promuovere lo sviluppo del mercato dei capitali e favorire l’incontro tra domanda e offerta di finanza «alternativa», è stato presentato martedì 24 giugno a Milano.

L’Osservatorio ECM AI ha visto il coinvolgimento di un comitato scientifico trasversale nelle competenze in ambito finanziario, istituzionale, legale e tecnologico, composto da: Anna Lambiase (Founder e CEO di IRTOP Consulting), Maria Ameli (Head of Wealth Advisory di Banca Generali), Giulio Centemero (parlamentare e componente della Commissione Finanze alla Camera dei Deputati), Lorenzo Maternini (Co-founder e Vice Presidente Talent Garden, Consigliere di CDP Venture Capital), Antonia Verna (Partner dello studio legale Portolano Cavallo), Enrico Zio (Professore e Vice Presidente della Fondazione Politecnico di Milano), Leonardo Rubattu (Founding Partner di ATLAS SGR) ed Edouard Cukierman (Founder & Managing Partner di Catalyst Investments e Presidente di Cukierman & Co. Investment House).

L’Osservatorio ECM AI, inlinea con la recente approvazione dell’AI ACT europeo, fornisce una rappresentazione del contesto generale AI, individuando le startup e scaleup più promettenti del panorama nazionale che basano i propri modelli di business sull’utilizzo di strumenti, applicazioni, software in cui l’Artificial Intelligence è portante e centrale. Tra le società quotate su EGM al 30 aprile 2024, sono state individuate, 26 realtà imprenditoriali in cui l’AI rappresenta il “Core” o è presente nella Value Proposition del proprio business. Tra le principali evidenze dello studio, risulta tra l’altro che nel 2023 il numero di dipendenti di queste 26 società è cresciuto del 7,7% rispetto al 2022; cresce anche il volume di affari complessivo (€988 milioni, + 9% rispetto al 2022) e si registra una performance positiva dal 2023 rispetto all’indice FTSE Italia Growth.

Anna Lambiase, introducendo il dibattito, ha rilevato: “Dal 2009 le PMI italiane possono contare su un mercato azionario, l’Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, che consente un accesso facilitato al mercato dei capitali, riconoscendo la possibilità di acquisire nuova finanza, ottenere ampia visibilità e accelerare le strategie di sviluppo. L’Intelligenza Artificiale è trasversale in ogni nostro comportamento quotidiano, sviluppare politiche e far conoscere agli investitori i propri business è di imprescindibile importanza per il futuro delle aziende che possono sfruttare la forza dell’AI per accelerare la propria crescita. L’opportunità di mapparne l’evoluzione e la diffusione tra le aziende innovative presenti sul listino accende un faro sulla competitività e l’appeal delle stesse tra gli investitori interessati al segmento”.

Per Maria Ameli: “L’attività dell’Osservatorio ha permesso di individuare le realtà più promettenti del panorama AI italiano, evidenziando l’importante fioritura in atto nel nostro Paese. Si tratta in larga parte di realtà in fase early stage: da uno screening più ampio nel mercato privato tra le pmi abbiamo selezionato le 34 a nostro giudizio più interessanti, da cui speriamo possa arrivare il primo campione nazionale. In questa prospettiva, diventa cruciale che tutte le parti dell’ecosistema, investitori, startup e mondo accademico, dialoghino fattivamente. Valutare una azienda del mondo AI presenta infatti complessità che non possono essere superate applicando le logiche di investimento tradizionali, ma occorre integrarle con valutazioni tecniche e del potenziale di mercato delle soluzioni proposte, innescando un dialogo costruttivo che permetta alle società di crescere e strutturarsi.”

L’intelligenza artificiale rappresenta un paradigma trasversale, in continua evoluzione, al centro della trasformazione digitale delle aziende ma in grado di influenzare anche la quotidianità della società. Basti pensare al repentino sviluppo e altrettanto istantanea diffusione di sistemi e software basati sull’AI Generativa, in particolare dopo il lancio pubblico nel novembre 2022 di ChatGPT, che in soli cinque giorni ha acquisito 1 milione di utenti e che oggi ne conta oltre 100 milioni.

E’ interessante anche rilevare come le istituzioni europee siano state le prime al mondo a disciplinare l’intelligenza artificiale con un percorso legislativo che ha portato all’approvazione da parte del Consiglio dell’Unione Europea, il 21 maggio 2024, del cosiddetto «AI Act».
Lo scopo è istituire un quadro giuridico uniforme per lo sviluppo, l’immissione sul mercato, la messa in servizio e l’uso dei sistemi di IA, garantendo la tutela della salute, della sicurezza e dei diritti fondamentali dei cittadini.

Scendendo più nel dettaglio della ricerca, si evidenziano alcuni dati particolarmente interessanti. Delle 204 società quotate sul mercato Euronext Growth Milan al 30 aprile 2024, analizzando dettagliatamente i modelli di business sono state individuate 26 società (il 13% del mercato EGM) in cui l’Intelligenza Artificiale è presente in modo rilevante. Queste società capitalizzavano alla medesima data complessivamente €1,3 miliardi (il 17% del mercato EGM).

In termini di composizione territoriale, la regione più rappresentata per le società AI è la Lombardia (42%), che guida la classifica nazionale con distacco, seguita dall’Emilia Romagna (15%) e dal Veneto (12%). Le 26 società selezionate sono state quindi suddivise in 2 gruppi: AI come “core business”, ossia le aziende che offrono in modo prevalente prodotti/servizi basati su tecnologia AI; tra queste figurano 6 società: Almawave, Creactives Group, Cyberoo, Datrix, Expert.ai, Neosperience. AI come “value proposition”, ossia le aziende che integrano tecnologie di AI all’interno di un’offerta più ampia; tra queste figurano 20 società: Cloudia Research, Digitouch, Doxee, E-Novia, eVISO, Fae Technology, IDNTT, MAPS, Relatech, Reti, SIAV, Solid World Group, Spindox, Sostravel.com, Star7, Tecma Solutions, Vantea Smart, Yakkyo e Websolute. Escluse invece le aziende che «just use» l’AI, ossia che impiegano l’AI per migliorare alcuni processi interni, senza trasferire l’innovazione ai propri clienti.

A cura di Massimo Colombo

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