“Questo PD è ormai andato oltre la frutta e mi spiace davvero che qualcuno adesso voglia strumentalizzare un tema così importante per la vita dei cittadini, qual è quello della Salute Pubblica. La nostra Amministrazione è sempre stata aperta al confronto e fin da subito ci siamo informati e preso contatto con i cittadini della zona nord che ci chiedevano lumi sull’installazione della nuova antenna di telefonia mobile…”.
Luca Del Gobbo parte così per aggiornare la cittadinanza sul confronto avuto ieri sera coi cittadini interessati dal problema. Volutamente Del Gobbo parla di cittadini e non di comitato.
“Non esiste alcun comitato, ci sono cittadini che legittimamente vogliono essere informati. Ma debbo anche dire che vi sono sensibilità diverse e delle 70/80 firme raccolte ieri ho visto presenti solo qualche famiglia. Pertanto, ribadisco che l’Amministrazione è aperta al confronto con tutti e se fosse necessaria una riunione in Sala Consiliare con tutti noi ci siamo”.
Il primo cittadino dunque ha aperto le porte dell’Amministrazione ma più ancora, ha voluto rimarcare come le sue Amministrazioni (attuali e passate) su questi argomenti non hanno da prendere molte lezioni da chi oggi siede in minoranza.
“Mi rendo conto che oggi il PD abbia in odio quando il Sindaco ricorda che …. Però non mi posso esimere dal ricordare che l’interramento dei fili in zona Nord, operazione portata avanti dal sottoscritto con TERNA e l’allora Presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni è farina del nostro sacco. Alcune cose non avvengono per magia, ma c’è dietro un lavoro preciso. Così come nel 2006 insieme al mio Vice Sindaco e Assessore Marco Maerna, varammo un regolamento per le antenne di telefonia radiobase che a livello comunale era tra quelli più avanzati e restrittivi della zona. Non mi ricordo che la “Giunta del Gruviera” (leggasi Amministrazione Labria ndr) abbia mai fatto qualcosa sull’argomento se non protestare, nè tanto meno, il PD che allora era al governo della Città, quando, nel 2013 il TAR bocciò parte del Regolamento comunale Del Gobbo Maerna, propose qualche azione concreta….”.
Le affermazioni del Sindaco sono andate tutte nella direzione del riportare dentro ad un contesto di correttezza istituzionale una vicenda che diversamente rischia di debordare pericolosamente, così da esser letta unicamente in chiave politico partitica….
E anche il successivo intervento dell’Assessore Gelli (in Amministrazione con Del Gobbo anche nel decennio 2002-2012) è andato in continuità: “Qui stiamo parlando di un iter avviato nel 2021 e rispetto al quale Arpa, Parco del Ticino e Sovraintendenza non hanno mosso rilievi. In altre parole, la posizione del comune di Magenta era pressoché obbligata. Se avessimo espresso un diniego ci saremmo esposti ad un ricorso davanti al TAR con contestuale perdita di denaro pubblico per il nostro Comune”.
“Ciò detto – ha aggiunto Gelli – mi preme rimarcare che per i residenti non c’è alcun problema per la loro salute”.
Piuttosto Gelli ha posto l’accento su come il lavoro sull’argomento antenne avviato pazientemente dalla professoressa Filomena Battipaglia negli anni addietro con Marco Maerna, sia stato adesso ripreso in mano.
“Il contesto giuridico normativo è cambiato in molto – ha detto ancora Gelli – per cui noi stiamo pensando a come fare in qualità di Amministrazione per tutelare il più possibile i nostri cittadini. Fermo restando che il Comune oltre un tot non può andare. Però, questa riflessione ci aiuta da un lato per far pressioni su ARPA per un monitoraggio puntuale e costante sul PM10, dall’altro lato, nel nuovo PGT è nostra intenzione creare una sezione ad hoc all’argomento”.
Insomma, il Comune c’è e non si dimentica della Salute Pubblica dei suoi cittadini. Anche se come ha evidenziato il responsabile d’area l’Ingegner Alberto Lanati bisogna fare i conti con un contesto molto diverso rispetto ai primi anni 2000.
“Oggi il Legislatore considera questi impianti come degli elementi di urbanizzazione a tutti gli effetti. Pertanto se nel 2006 il regolamento comunale di Magenta era molto avanzato, oggi oltre ad essere aggiornato, resterebbe comunque uno strumento in parte spuntato rispetto alla normativa nazionale”.
Tanto per fare un esempio concreto, il Legislatore va molto più nella direzione di un approccio ‘liberista’ alla materia e impostato meramente sul libero mercato.
In ultima analisi, se una volta il comune di Magenta, come palesato nell’ormai famoso regolamento del 2006, puntava ad individuare delle zone in città dove installare queste antenne radio base, oggi non ci può essere alcuna cogenza in tal senso.
“Noi come Comune possiamo proporre, ma se l’operatore decide di muoversi in altro modo noi non possiamo certo metterci di mezzo – ha precisato Del Gobbo – ci esporremmo al rischio di un errore procedurale. Al netto che debbono esserci (come nel caso di specie) tutti i pareri favorevoli da parte degli enti preposti”.
Il Sindaco ha risposto anche sul presunto depauperamento economico degli immobili che sorgono nei pressi di questi impianti. “Anche qui mi pare che siano state dette cose poco corrette. L’esempio lampante ce l’abbiamo in centro nei pressi della via Cattaneo. Qui su un noto Hotel (Excelsior ndr) da anni sorgono impianti ripetitori per la telefonia mobile e non mi pare che in zona il costo del mattone sia crollato…. anzi”.




















