Le grotte sacre di Magenta: testimonianza di fede del passato che resistono ancora oggi

Sono diversi i luoghi con la Madonna custoditi gelosamente dai residenti nei vari quartieri della città.

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Sono tante le grotte sacre che esistono da tempo nei vari rioni di Magenta. Un tour per i vari quartieri testimonia quanto fosse importante la fede e quanto resiste ancora oggi. Tutte le grotte che abbiamo visto sono ben tenute e, spesso, hanno un bel giardino attorno con panchine. In via Raffaello Sanzio, presso il rione Madonna di Lourdes, c’è una bellissima grotta custodita gelosamente dai residenti. Il parco del Crocione è stato recentemente sistemato ed è un luogo adattissimo per eventuali celebrazioni.

“Quella di via Nigra – commenta Francesco Bigogno – è proprio di fronte all’ospedale ed è stata benedetta dall’Arcivescovo Carlo Maria Martini il 31 maggio 1980 durante la marcia della fede per le missioni cittadine. Un angolo sacro e bello di Magenta”. Da via Nigra alla vicina via Zara si incontra una teca che venne posizionata in occasione del trentennale di fondazione dell’Azione Cattolica (1924, quest’anno ricorre il centenario). Tra via Manin e via Pisacane, nel quartiere nord della città, abbiamo altre due grotte molto belle. In via Leopardi, invece, c’è una Madonnina con il Bambino in maiolica testimonianza di fede che si mostrava sulla pubblica via e che, forse, è sconosciuta alla maggioranza dei magentini.

“Infine – conclude Bigogno – a Pontevecchio, in via don Barberi, troviamo un’altra stupenda Madonna con giardino ben tenuto attorno. Sono tutti luoghi visibili sulla pubblica strada che chiunque può andare a visitare. Bellissime testimonianze di anni passati che continuano ancora oggi”.

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