Mario Mantovani come Erasmo da Rotterdam, Arconate come tappa della folle visionarietà di un campione dell’oltrismo- di F.P.

Questa sera appuntamento alle 21.30 al centro di via Montello

Europee, Lega Magenta: “Ancora una volta, ringraziamo i Magentini per l’importante sostegno”

"Desideriamo ringraziare anche questa volta i cittadini di Magenta per averci aiutato a confermare l'amica Isabella Tovaglieri all' Europarlamento", esordisce soddisfatto il Segretario locale...

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“Sono due i principali ostacoli alla conoscenza delle cose: la vergogna che offusca l’animo, e la paura che, alla vista del pericolo, distoglie dalle imprese. La follia libera da entrambe. Non vergognarsi mai e osare tutto: pochissimi sanno quale messi di vantaggi ne derivi.”

“Solo la Follia è capace di prolungare la giovinezza, altrimenti fuggevolissima, e di tenere lontana la molesta vecchiaia.”

“La pazzia costruisce città, imperi, istituzioni ecclesiastiche, religioni, assemblee consultive e legislative: l’intera vita umana è solo un gioco, il semplice gioco della Follia.”

“Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell’uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso”

Nella piccola (ma grande, nei desideri dell’uomo di cui ci accingiamo a parlarvi) Arconate, 7mila anime su per giù, in queste settimane (e segnatamente stasera, nell’auditorium di via Montello 1, ore 21.30) sta andando in scena, qualche secolo dopo, una sorta di plastica riproduzione degli effluvi, delle seduzioni, della portata rivoluzionaria di uno dei testi che ha segnato maggiormente la cultura europea ed occidentale: quell’Elogio della Follia di Erasmo da Rotterdam che è una pietra miliare della nostra cultura.

E’ ovviamente lui, Mario Mantovani, a farsene primattore e protagonista. Ma non da solo. Mai da solo. Una vita spesa inseguendo la luminosa (per lui) e invisibile (agli altri) scia perigliosa della follia l’ha portato a dirigere scuole, colonie, a inventare modelli di assistenza che non esistevano, a percorrere vie impervie e mai battute.

Adesso, con un vigore e un entusiasmo che fanno apparire i suoi 73 anni come 23, Mario Mantovani- attorniato da ragazzi e ragazze, giovani uomini e giovani donne cresciuti con lui, che della Politica come gruppo e frutto della coesione e della formazione è un convinto ortodosso- si ricandida a sindaco di Arconate.

23 anni dopo. Era il 2001. Rimase in carica 13 anni. Poi, con la saggezza che abbiamo molto apprezzato durante il suo primo discorso della serata di ‘disvelamento’ della sua candidatura, Arconate scelse di cambiare “ed è una cosa che in politica e nella vita va accettata, bisogna accettarla”.

Quando si va ad Arconate e si passa davanti al Liceo d’Europa è scontato pensare dove potrebbe acccadere altrove, di vedere un istituto simile in un piccolo paese.. Quando si ricordano i fasti di una Arconate che il suo principale uomo politico trasformò in festosa, chiassosa fucina d’opportunità, in culla di un sano populismo (leggere Marco Tarchi e Zeev Sternhell per decrittare i tratti del vero populismo), allora il legame tra la Follia di Erasmo (non a caso adorato a dismisura da un altro visionario come Silvio Berlusconi, che lo rieditò) e Mario Mantovani appare scontato.

Certo, c’è stato il tempo buio del rancore, quasi dell’odio, degli appostamenti mattutini per assistere alla caduta del nemico politico (che vergogna). C’è stata tanta, ma tanta, Schadenfreude, ossia il piacere maligno che si prova di fronte agli insuccessi e alle sfortune altrui.

Ma quel tempo è stato espiato dalla forza del Bene della verità, che trionfano sempre sul male e l’ingiustizia. Decenni di battaglie ma la casa di riposo sorge nel cuore di Arconate, è bella, accogliente, pulita, pulsante. Monumento alla visionarietà e simbolo dell’impotenza dei rancori.

Forza e Coraggio, dice oggi Mario Mantovani. E chi lo ferma più… Tanti auguri, signor sfidante Sergio Calloni.

Fab. Pro.

LA LISTA FORZA E CORAGGIO CHE SI PRESENTE AD ARCONATE PER LE ELEZIONI DELL’8 E 9 GIUGNO

MARIO MANTOVANI, imprenditore, già Sindaco
Stefano Poretti, avvocato
Alessandra Inzaghi, operatrice socio-sanitaria
Fabio Gamba, imprenditore
Alessio Blumetti, dottore in scienze giuridiche
Giorgia Cosenza, studentessa
Giuliana Frigerio, assistente di studio odontoiatrico
Lelia Invernizzi, ufficio tecnico – laureata in architettura
Pietro Monolo, atleta e studente di Economia e legislazione di impresa
Giorgia Pisoni, responsabile di segreteria
Giovanni Rolfi, atleta e fisioterapista
Cristina Torno, dipendente pubblico
Giorgio Ukmar Morlacchi, consulente bioinformatico, ex ricercatore

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