Magenta: località Preloreto e la Madonna degli Orfani, scopriamo una bellissima santella del 1980

Si rinnova la tradizione del santo rosario, giovedì alle 20.30. Ne parliamo con Anna Fusè.

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Il senso di tranquillità e di pace che regna attorno alla Madonna degli Orfani è qualcosa di unico. Siamo in piena campagna, località Preloreto a Magenta dove abbiamo incontrato Anna Fusè che ci ha parlato di questa bellissima santella inaugurata il 25 maggio del 1980 e accudita con amore dai residenti di quello che un tempo era l’antico cascinale di strada Preloreto, risalente al 1723 e poi, ovviamente restaurato. La Madonna degli Orfani con San Gerolamo Emiliani venne inaugurata in occasione dell’anno delle Missioni dal signor Pobbiati. “Siamo noi residenti a custodirla con amore – spiega Anna Fusè – giovedì si rinnoverà la tradizione della recita del santo rosario, che tutti gli anni ci vede stringerci attorno a questa Madonna”.

L’appuntamento per giovedì 16 maggio è alle 20.30 con don Carlo. Sarà bello raggiungere località Preloreto a piedi o in bicicletta. Chi può lasci a casa l’auto perché è un’occasione per riscoprire la natura che circonda Magenta e le sue bellissime campagne, molto suggestive in questo periodo primaverile. Forse ancora molti a Magenta non conoscono la Madonna degli Orfani. Lo stesso Francesco Bigogno ammette di avere una conoscenza superficiale della stessa. “Ringraziamo Anna e tutti coloro che accudiscono questa bellissima santella – ha detto Bigogno – Ho fatto una ricerca scoprendo che non è mai stata pubblicata. Nel 1980, anno delle missioni, più volte il cardinal Martini venne da noi. A Magenta inaugurò un punto sacro con un basso rilievo in bronzo in via Nigra, di fronte all’ospedale”. Quel 1980 fu occasione per celebrare le missioni. Magenta è stato terreno fertile da quel punto di vista. “Abbiamo il Centro Missionario Magentino – ricorda Bigogno – con la missione in Uganda – Madre Carmela Colombo, per 25 anni in India, Suor Rosita Lanticina per 12 anni in Albania, abbiamo recentemente ricordato Nadia Marmondi, per 30 anni in Cina e poi c’è anche mia sorella Maristella, da 26 anni in Togo. Insomma tanta gente che ha dato la vita per le missioni e, molti, continuano a darla”.

Anna Fusè ci mostra gli altri due simboli religiosi di quell’area a ridosso di Corbetta. Dalla Madonnina che non si vuole restaurare, ma lasciare come era un tempo perché è un ricordo affettivo. A quello che da sulla strada vicinale. Un’effige che guarda i passanti di via Preloreto. Proteggendoli nel loro cammino.

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