E’ appena tornata da Gerusalemme don Davide Fiori, della Sacra Famiglia di Magenta. Un’esperienza intensa che comincia a raccontare e condividere. Lo farà ancora nei prossimi giorni aggiungendo altri particolari. Intanto parte dicendo che è stato un viaggio di amicizia, non un pellegrinaggio. “Abbiamo incontrato tanti amici – racconta – sacerdoti, laici, palestinesi ed ebrei. Tutto per ascoltare quello che avevano da dire. I loro timori, le loro fatiche, le speranze e l’incertezza nel futuro. Questo è uno degli aspetti che più mi hanno colpito. L’incertezza e la paura da entrambe le parti. Spesso subentra la rabbia, quella ebraica e quella palestinese”.
Don Davide mette in guardia e invita a non dare giudizi affrettati. La realtà è molto complessa e difficile da comprendere perfino da chi la vive nella sua quotidianità. “I capi, da entrambe le parti, sono sostenuti, ma anche osteggiati – continua – Ho avuto testimonianze, anche dalla parte ebraica, che si sono svolte proteste sedate anche in modo violento”. E alla domanda, cosa possiamo fare? La risposta è categorica. “Ci invitano a pregare, adesso non possiamo fare nulla per fermare questa guerra – conclude – E poi dicono di andare a trovarli. Per me è stato un viaggio tranquillo. Da Gerusalemme a Betlemme a Ramallah. Stiamo pensando ad un pellegrinaggio e presto ne organizzeremo uno”.