L’uomo, arrestato nell’agosto 2018 nell’ambito dell’operazione “Double game” per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Bologna, è stato condannato nel 2022 in via definitiva dalla Corte di Appello di Bologna a 7 anni e mesi 4 di reclusione.
Gli elementi acquisiti sul suo conto nel corso delle indagini sono confluiti in una proposta di misura di prevenzione ai sensi della normativa antimafia a firma del direttore della Dia, nella quale è stata delineata la “pericolosità sociale” dell’uomo, presupposto che ha condotto all’emissione del provvedimento di confisca definitiva di 6 immobili, tra fabbricati e terreni ubicati nelle province di Milano e Monza Brianza, un’auto e un rapporto bancario, per un valore globale stimato in circa 1,1 milioni di euro.