I finanzieri del Comando Provinciale di Milano, nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura del capoluogo lombardo, hanno eseguito sei misure cautelari (di cui 1 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora) nei confronti di soggetti, fra cui un avvocato e un commercialista, dediti, secondo l’accusa, «alla commissione di truffe e reati fallimentari».
L’attività investigativa, spiegano le fiamme gialle in una nota, avviata nel 2021, ha permesso di appurare come «il principale indagato, già gravato da misure ablative e al fine di evitare possibili aggressioni patrimoniali, alla morte del padre – suo prestanome – ha simulato la riunione di assemblee sociali a cui avrebbe partecipato il defunto, così da trasferire le quote sociali non all’erede, ma a “teste di legno” all’uopo stipendiate».
Nella prosecuzione delle indagini sono state, poi, documentate «condotte di abusivismo finanziario, legate alla costituzione di una banca digitale di investimenti in prodotti o strumenti finanziari, realizzato per il tramite di una società di diritto inglese».
Lo stesso sodalizio criminale si è servito di imprese “sacrificabili” per la realizzazione, tra l’altro, di «una truffa a una primaria compagnia nazionale di telefonia, nell’ambito della quale gli indagati hanno ottenuto una fornitura di oltre mille apparecchi telefonici di ultima generazione con altrettante sim e tentato, inoltre, di ottenerne ulteriori ingenti quantità tramite la presentazione di garanzia fideiussoria falsa. I cellulari, prontamente bloccati dalla società vittima della truffa, erano stati già rivenduti sottocosto a società terze e a ignari consumatori».