Magenta, Forza Nuova davanti alla villetta occupata dalla famiglia rom: “Autorità non fate come gli struzzi”

Il presidio, dicono, è stato organizzato in supporto ai passanti e ai residenti. Un paio di persone si sono fermate manifestando preoccupazione per quanto era accaduto.

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Come avevano promesso alcuni membri di Forza Nuova, questa mattina, hanno indetto una manifestazione davanti alla villetta occupata abusivamente da una famiglia rom tra via Del Carso e via Curiel a Magenta. Poche persone, uno striscione e qualche parola per sensibilizzare contro quella che p una palese ingiustizia che va a colpire una cittadina indifesa. Carabinieri di Magenta e Polizia locale hanno presidiato la zona. La famiglia all’interno della villetta ha preferito non farsi vedere. “Appena abbiamo saputo che era stata occupata una villetta – commenta Maria Federico di Forza Nuova – ci siamo attivati con un primo sopralluogo per capire le problematiche della famiglia. Loro non hanno fornito informazioni valide. Il dibattito si è acceso perché abbiamo risposto alle loro frasi offensive che contenevano insulti all’Italia e agli stessi Carabinieri. Abbiamo chiesto se si fossero rivolti agli assistenti sociali e in cambio abbiamo ricevuto solo offese”.

Il presidio, dicono, è stato organizzato in supporto ai passanti e ai residenti. Un paio di persone si sono fermate manifestando preoccupazione per quanto era accaduto. “E’ una zona abitata da parecchi anziani – continua Federico – che hanno timore a lasciare anche momentaneamente le loro abitazioni. Noi siamo qua solo per sensibilizzare autorità ed enti. Questo è un problema che sta dilagando in tutta Italia e pensiamo debba essere preso in seria considerazioni. Molti occupanti si fanno forza di avere dei minori e, per questo, ci appelliamo ai servizi sociali che in questi casi sembra che abbiano le mani legate. Cosi come sembra abbiano le mani legate le forze dell’ordine. Questo è un attacco alla proprietà privata, diritto che un cittadino italiano ha acquisito con i sacrifici di una vita. La proprietaria è una donna di 77 anni che sta già patendo le sue sofferenze. Vedere la propria casa, con i ricordi di una vita, sparire in questo modo non è tollerabile. Autorità ed enti agiscono come gli struzzi, mettendo la testa sotto la sabbia come se il problema non esistesse. Invece il problema c’è”.

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