Milano, da oggi il tram Carrelli in mostra al Museo della Scienza e Tecnica

Sono 125 le Carrelli ancora in servizio sulle linee 1, 5, 10, 19 e 33. Il tram condensa storia e futuro, memoria e attualità

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Dopo quasi cent’anni di servizio, il tram Carrelli, icona di Milano nel mondo, è entrato a far parte delle collezioni del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia. A partire da oggi, venerdì 26 gennaio, sarà infatti possibile visitare lo storico tram ‘Milano 1928’ matricola numero 1565 all’interno del Padiglione Ferroviario del Museo, dove sarà collocato sulle rotaie e sulla tipica pavimentazione a massello in pietra che caratterizzava i suoi percorsi urbani e gli permetteva di condividere la strada con carrozze, automobili e autobus.

Il pubblico del museo potrà salire a bordo e scoprire, attraverso contenuti speciali, come è cambiata Milano, vista dai finestrini della vettura, oltre a capire come questa sia evoluta negli anni e quali servizi abbia svolto nel tempo, da quello postale al tram ristorante. Non mancheranno poi le curiosità legate ai colori della livrea, agli allestimenti degli interni, al cambiamento dei biglietti, dalla moneta bucata al cartaceo, fino ai sistemi digitali. ”Oggi festeggiamo il giusto riconoscimento ad un tram che ha fatto la storia della mobilità a Milano e che è stato nostro ambasciatore nel mondo”, dichiara in una nota l’assessore alla mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, ricordando che oltre a essere esposto al museo, il Carrelli dopo quasi cent’anni è “ancora così efficiente da essere utilizzato dai cittadini per i loro spostamenti”.

Sono infatti 125 le Carrelli ancora in servizio sulle linee 1, 5, 10, 19 e 33. Il tram condensa storia e futuro, memoria e attualità. È il luogo nel quale le generazioni di Milano si incontrano da quasi un secolo”, commenta l’ad di Atm, Arrigo Giana, evidenziando che da domani i visitatori del museo avranno “la possibilità di comprendere quanto la mobilità sia da sempre al centro dello sviluppo socio economico delle città”. “Oggi – aggiunge il direttore generale del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, Fiorenzo Marco Gall – un simbolo della città entra nella storia del museo e nell’impegno della nostra istituzione per la costruzione e per la condivisione di una memoria che, in pochi casi come per questo oggetto, è davvero collettiva”.

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