RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Dopo il nostro comunicato di ieri sulla situazione indecorosa presso gli alloggi ALER di Via Don Barbieri, dove da mesi staziona una montagna di rifiuti, il Sindaco Del Gobbo ha chiamato i giornali per prendere le distanze dal problema e attaccarci, sottolineando che non si tratta di rifiuti abbandonati, ma di un cantiere autorizzato.
Già che ha il telefono in mano, chiediamo allora al Sindaco se è normale che un “cantiere” di rifiuti possa essere abbandonato per mesi vicino alle case senza alcun cartello di inizio lavori e senza alcuna transenna a tutela di chi vive lì.
Forse, non conviene comporre il numero di ALER prima di quello dei media locali per le legittime osservazioni dell’opposizione? Senza considerare il fatto che la presenza di rifiuti, come nella famosa teoria della “finestra rotta”, ha portato all’ingrandirsi del degrado urbano a causa di incivili che hanno pensato di aggiungere al cumolo esistente i propri rifiuti.
Scriveremo alla Polizia locale e all’Ufficio tecnico per verificare se sia rispettata la normativa vigente sulla sicurezza e sull’allestimento di un cantiere. Siamo i primi a denunciare i problemi nelle case ALER della nostra città e a chiedere interventi.
Per questo siamo contenti che finalmente ci sia stata una risposta ai nostri molteplici appelli con l’inizio dei lavori in Via Don Barbieri. Ma siamo certi che non è in questo modo che si dovrebbero trattare i residenti e i luoghi dove si svolge la loro vita. Crediamo che a Magenta non verrebbe permesso a nessuna impresa edile di lasciare un cantiere in questo stato fra palazzi abitati da numerose famiglie.
Ci si chiede se davvero questo è un cantiere autorizzato, siamo proprio sicuri che il Sindaco avrebbe permesso tutto questo anche se si fosse verificato in centro città?
A nostro parere, come ormai denunciamo da tempo, a Magenta per il nostro sindaco esistono cittadini di serie A e cittadini serie B, e chissà perché quelli di serie B vivono sempre nelle periferie”.