Cavo teso a Milano, confessa il terzo complice

Carabinieri chiamati dai genitori

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Ha confessato il terzo complice di Alex Baiocco, il 24enne che nella notte tra il 3 e 4 gennaio scorsi ha teso un cavo d’acciaio in strada a Milano ed è stato poi arrestato. Il giovane complice, che ha 17 anni, si trova invece ricoverato in psichiatria in un ospedale milanese dal 5 gennaio. Il ragazzo ieri sera, davanti ai genitori, avrebbe confessato di essere lui il secondo complice di Baiocco, e il padre e la madre hanno chiamato i Carabinieri, che sono andati in ospedale identificandolo. A breve invieranno gli atti alla Procura della Repubblica per i Minorenni. Il secondo complice, Michele Di Rosa, di 18 anni, si è consegnato ai Carabinieri sabato sera a Monza ed è stato posto in stato di fermo.

La fune era stata presa da un vicino cantiere e i tre l’avevano tesa tra un albero e una pensilina dell’Azienda Trasporti. Il 18enne, anch’egli complice, come detto si è presentato sabato notte in Questura a Monza accompagnato dal suo legale, l’avvocato Giamboi, dopo aver saputo dai media di essere stato identificato. Secondo la ricostruzione il 18enne, nei cui confronti c’è un provvedimento di fermo che dovrà essere convalidato dai gip, avrebbe noleggiato uno scooter elettrico della Cooltra con cui, dopo aver teso il cavo, si è allontanato assieme all’altro ragazzo. La Procura di Milano inizialmente aveva contestato i reati di strage, attentato alla sicurezza dei trasporti e blocco stradale.

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner