RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Sono bravi solo loro e sanno fare e conoscono solo loro. All’inizio della mia carriera restavo senza parole e pensavo di dover andare sulla luna. Io conosco, io posso decidere del tuo futuro… Una persona importante e bisogna darsi un tono.
Galleggiare a 3 metri da terra per fare capire di essere qualcuno. Nei bar c’era la presenza di questi onniscienti prima che Facebook rendesse obsoleti ma pur sempre frequentati…Perché ogni tanto la presenza serve.
Ricordo ancora i discorsi fiume per fare un libro sulla storia di una società sportiva!!! Poi mi sono rotto e ho presentato il prodotto finito: apriti cielo.
Bisogna farle bene le cose e discutere. Fare bene fa rima, ma non conviene e le calende greche sono sempre diffuse.
Alla presentazione di quel libro il sommo presidente doveva rimettere le cose apposto e punire il mio gesto sconsiderato.
Avevo fatto tutto io dalla creazione alla presentazione e buffet; morale ringrazio tutti tranne me.
Non me la presi ma mi presi i proventi per non dare l’ennesima gioia ai ….Dobbiamo farlo noi. No, fai tutto tu poi arriviamo noi perché siamo seri e credibili nel fare niente.
Ma lo fanno così bene che la gente gli vuole bene. Volevo fare un club legato a una squadra sportiva.
Lo facciamo noi ma dopo tre mesi mi sono permesso di chiedere come procedeva. Non si ricordavano più allora dagli tutti i riferimenti per fare e contattare.
Niente: facciamo o faremo ma faccio prima ad arrivare a San Remo a piedi. Sono le persone che pensano più agli altri e dare consigli che ai loro figli poi si trovano la sorpresa.
Una persona nullafacente e pensante mi disse: mi perdonano tutto tranne il mio successo. Certo, devi essere un fenomeno per non fare un cappero e passare alla storia.
Sanno fare così bene che poi la gente crede che conviene metterli al comando per poi avere sempre un ritardo. Noi faremo e apriremo come nella messa di Natale un parroco dichiarò e ringrazio.
Lo ha fatto così bene che ancora ci si crede. Aprirà o aspettando non avere paura. Il mondo si divide in due categorie quelli che fanno e quelli che dicono di fare o peggio faranno.
Io farò, tu non fai, ma egli fa ma male. È la solita storia storta perché non è buona la tua torta.
Ma non perché fanno assaggiato o provato ma solo perché tu sei in reato. La gente perdona tutto tranne chi fa e pure velocemente.
Forse, la storia di quell’avvocato che andando in ferie fece seguire la causa al figlio neo assunto …è sempre attuale.
Papà ho chiuso la causa. Il padre rispose bestemmiando; bravo merlo ma ti sei mai chiesto con cosa abbiamo mangiato in questi anni?
Non dire mai che fai e finisci non finire mai quello che hai iniziato”.