Con il nucleare di ultima generazione 52mila nuovi posti di lavoro

Il dato emerge dall'analisi preliminare effettuata da OpenEconomics per conto di Inrete, presentata dall'amministratore delegato Simone Dattoli nelle ventunesima edizione di Italia Direzione Nord

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E’ stimato in 45 miliardi di euro di contribuito totale dell’investimento al valore aggiunto l’impatto economico della realizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonte nucleare di ultima generazione (Smr e Amr) in Italia.

Il dato emerge dall’analisi preliminare effettuata da OpenEconomics per conto di Inrete, presentata dall’amministratore delegato Simone Dattoli nelle ventunesima edizione di Italia Direzione Nord, su uno scenario energetico in corso di valutazione da parte del governo, che prevede investimenti per circa 38 miliardi.

Tra i dati più rilevanti tra quelli stimati dallo studio c’è quello relativo all’occupazione che evidenza la creazione di 52 mila posti di lavoro stabili a tempo pieno per effetto della sola fase di cantiere.

“Il tema del nucleare riguarda il futuro del Paese- ha detto Dattoli-. In occasione della giornata di riflessioni sulla leadership di Italia e Direzione Nord, OpenEconomics ha svolto, su nostro input, un esercizio preliminare di analisi degli impatti dell’ingresso del nucleare di nuova generazione nel mix di generazione elettrica nel nostro Paese.

L’analisi ha lo scopo di inquadrare l’ordine di grandezza degli effetti sulle principali variabili macroeconomiche e si è limitata a valutare i benefici della spesa.

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