La lunga corsa di Carletto Mazzone si ferma a 86 anni. “Date la palla a Robbè (Baggio) poi ci pensa lui a far gol…”

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ROMA E’ morto a 86 anni Carlo Mazzone, storico allenatore della Roma e del Brescia. Ne da’ notizia ‘Il Messaggero’. Conosciuto nella Capitale come Sor Carletto, detiene il record di panchine in Serie A: 792 ufficiali, 797 considerando i cinque spareggi.

Nel 2019 gli è stata intitolata la nuova tribuna Est dello Stadio Cino e Lillo Del Duca di Ascoli Piceno, e nello stesso anno è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano. Amatissimo a Roma, squadra che ha allenato dal 1993 al 1996. I tre anni con i giallorossi furono caratterizzati da un settimo posto e due quinti posti. Durante la sua permanenza, lanciò in prima squadra Francesco Totti, con cui ha conservato nel corso degli anni un rapporto speciale.

Nato a Roma il 19 marzo 1937, Mazzone è costretto a interrompere anticipatamente la sua carriera da calciatore per un grave infortunio.

“Io non ho avuto maestri, – sottolinea in un’intervista ad ‘Avvenire’ del 2017 – la mia maestra è stata la sfortuna che mi ha troncato la carriera di calciatore dell’Ascoli. In un derby Ascoli e Sambenedettese mi sono fratturato la tibia in un contrasto, perché non portavo i parastinchi. Ho dovuto cambiare mestiere restando nel mondo che amavo. Il male fisico mi ha insegnato tanto, da uomo e da calciatore. Ma nella sfortuna la mia fortuna fu Costantino Rozzi. Il presidente era un uomo meraviglioso, esuberante, intelligente e buono, che fermò la mia disperazione dicendo: ‘Carlo, non ti preoccupare, guarito o no starai sempre con me’. Io, la mia famiglia, i miei figli e i miei nipoti gli saremo sempre grati”.

Rozzi gli affida inizialmente le Giovanili per poi farlo debuttare il 24 novembre 1968 in Serie C. Per due stagioni fa capolino alla guida della Prima squadra, finché nel 1970/71 è promosso allenatore dall’inizio della stagione e in 4 anni riesce a portare l’Ascoli dalla Serie C alla Serie A.

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