Milano, chiesto altro processo per stupro a carico di Alberto Genovese

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MILANO La Procura di Milano ha chiesto di processare l’imprenditore Alberto Genovese, la ex fidanzata Sarah Borruso e l’ex amico e socio Daniele Leali nel filone bis delle inchieste per le feste a base di droga e violenze sessuali organizzate dell’ex re delle start up a Terrazza Sentimento. I fatti contestati dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e i pm Paolo Filippini e Rosaria Stagnaro coprono un arco temporale che va da marzo 2019 e novembre 2020, tra Milano, Ibiza e Formentera. Gli abusi sarebbero stati commessi su due ragazze costrette a subire “atti sessuali” in “condizioni di inferiorità fisica o psichica” dovuta alla somministrazione di droghe che le avrebbe messe in uno stato di “totale o semi incoscienza”.

In particolare Genovese, assistito dagli avvocati Davide Ferrari e Luigi Isolabella, è accusato di 7 violenze sessuali aggravata e di gruppo, una tentata violenza sessuale, detenzione di materiale pedopornografico, intralcio alla giustizia. Nel suo pc la squadra mobile di Milano ha trovato un archivio denominato ‘La Bibbia 3.0’ con all’interno fotografie e video i minorenni nude e in atteggiamenti sessuali, di cui almeno 62 minori identificati dalla Polizia postale, e 11 file contenenti atti sessuali di pre-adolecenti spesso indicati nel nome del documento con l’età e acronimi come “lolita”, “babyshi” o “lolifuck”.

L’ex fidanzata di Genovese Sarah Borruso, difesa dall’avvocato Gianmaria Palminteri, è accusata di due espisodi: una violenza sessuale di gruppo su una 20enne avvenuta il 9 maggio 2020 per aver fatto da ‘esca’ conducendo la giovane “nella camera da letto padronale” di casa Genovese con “il pretesto di prestare alla ragazza uno dei suoi costumi da bagno” e aver poi assistito impassibile ai ripetuti abusi; un secondo episodio riguarda il tentato stupro del 25 febbraio 2020 in cui una 22enne è riuscita ad allontarnasi dalla stanza dopo essere stata attirata in stanza dalla donna con un prestesto ed essersi trovata “nuda nel letto” semi-incosciente senza sapere come le “fossero stati tolti i vestiti”.L’ex socio di Genovese, Daniele Leali, assistito dall’avvocato Sabino Di Sibio, risponde di cessione di droga per aver procurato e offerto vassoi di cocaina, ketamina, 2CB e MDMA nelle diverse case dell’imprenditore, sostanze da utilizzare durante la consumazione dei rapporti sessuali. E’ accusato anche di intralcio alla giustizia per aver pagato con 8mila euro dell’imprenditore 46enne – oggi in carcere a Bollate – una terza ragazza, vittima di abusi nella prima inchiesta sulle feste di Terrazza Sentimento, con lo scopo di convincerla, attraverso promesse di denaro, regali e viaggi, a modificare il suo racconto davanti ai magistrati dichiarandosi “consenziente ad alcune delle pratiche sessuali violente cui era stata sottoposta”. L’allora 18enne sarebbe stata anche minacciata sostenendo che, in caso contrario, il “potente” Genovese si sarebbe “accanito” contro di lei. Sulla richiesta di rinvio a giudizio firmata dalla Procura di Milano dovrà decidere la Gip di Milano, Chiara Valori.

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