Lusso. Orologi svizzeri: torna il boom delle esportazioni anche se ad un ritmo più moderato

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Dopo una breve pausa a luglio, la crescita delle esportazioni di orologi svizzeri è ripresa ad agosto (+4,0%), anche se a un ritmo più moderato rispetto alla prima metà dell’anno, raggiungendo 1,8 miliardi di franchi svizzeri (1,9 miliardi di euro).

Lo rende noto la Federazione dell’industria orologiera svizzera. Il dato conferma la normalizzazione della crescita prevista per la seconda metà dell’anno “nonostante l’inflazione e il rallentamento della crescita economia”, con il settore che vede un aumento meno sostenuto ma comunque significativo rispetto al 2022. Tra i materiali utilizzati si vede una crescita del 27,7% per gli orologi prodotti con materiali vari, quelli con metalli preziosi (+3,8%) e bimetallici (+5,0%), mentre l’acciaio (+0,3%). Le esportazioni di orologi verso gli Stati Uniti vedono una forte ripresa con una crescita del 13,5%, così come quelle verso Hong Kong (+29%), Regno Unito (+21,5%) e Francia (+14,0%). Al contrario, la Cina (-27,3%) ha registrato un forte calo per il secondo mese consecutivo. Questa flessione è dovuta a una “timida ripresa del mercato in un contesto economico difficile”.

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