PAVIA Nonostante la giornata (l’ultimo venerdì di luglio) non fosse proprio la più indicata per dei convegni, è stato un successo l’incontro con Simone Pillon al Broletto di Pavia. Gremita la sala dei convegni. Era presente anche il vice presidente del Senato, onorevole Gian Marco Centinaio.
Il messaggio dell’ex senatore leghista è stato molto profondo e nello stesso tempo molto semplice: mantenere e recuperare i propri legami, come antidoto al pensiero unico che vorrebbe distruggere le relazioni sociali e umane.
“Oggi la cultura dominante tende a distruggere ogni rapporto con gli altri, e lasciare l’essere umano come individuo svincolato da tutti e da tutto”, ha detto Pillon. “Ma questo è un suicidio. Genera solo infelicità e solitudine”.
“La Famiglia è già stata messa in discussione. Ora ci di provano addirittura con la sessualità. Ognuno dovrebbe essere libero di scegliere il proprio sesso (teorie gender) , anche in contrasto con la natura biologica del proprio proprio corpo”.
La soluzione, secondo Pillon, è andare in direzione opposta. Non distruggere le relazioni, ma tenersele care e non rinnegarle.
“Se uno è nato a Pavia, e non a Canicattì, ci sarà un motivo. Così come se uno è nato in un corpo da uomo e non da donna, o viceversa. Bisogna rispettare la realtà e non rifuggirla”. Ha concluso l’ ex senatore. “rispettare il proprio territorio, la propria cultura, la propria famiglia, il proprio corpo e non fare a pugni con le proprie radici e inventarsi strane teorie, che rappresentano solo un delirio di onnipotenza.”.
Alla fine dell’ incontro sono andati a ruba i libri di Simone Pillon. Molte anche le firma alle petizioni di Pro Vita e Famiglia che aveva organizzato l’evento.
Angelo Mandelli