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Dall'archivio:

Il PD risponde a Luca Del Gobbo sulla questione ‘scuole di Pontevecchio’

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Le scuole di Pontevecchio non riapriranno a settembre, ma per Sindaco e centrodestra il problema non è questo. Il problema è il PD che ha chiesto: perché non sono partiti i lavori annunciati tre mesi fa?

MAGENTA RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – Abbiamo ascoltato la conferenza stampa di ieri di Luca Del Gobbo sulla situazione delle scuole di Pontevecchio, quel che è certo è che purtroppo le nostre preoccupazioni iniziali si sono rivelate reali: le scuole non riusciranno ad aprire a settembre, come promesso dal Sindaco in un’altra conferenza stampa il 21 marzo scorso.

In questi giorni ci viene contestato dalla maggioranza di aver “strumentalizzato” il tema solo perché abbiamo posto delle domande all’Amministrazione Comunale. Cioè abbiamo chiesto: perché i lavori annunciati, dopo tre mesi, non sono ancora partiti?

Ad oggi, l’unico dato di fatto, è che attraverso la nostra presenza e le nostre domande, è stato possibile per la città venire a conoscenza delle tempistiche reali dei lavori e del fatto che, purtroppo, l’Amministrazione abbia affrontato la questione con troppa leggerezza e poca trasparenza.

Spostare per altri tre mesi (per ora) l’apertura delle scuole è una pessima notizia, ma è una notizia che poteva essere già comunicata più di un mese fa – considerata l’esistenza di una delibera datata 9 maggio – e che pare si sia preferito nascondere.

A nostro giudizio, un amministratore capace (come il nostro Sindaco si professa ad ogni intervista e conferenza stampa) avrebbe dovuto fin da subito mettere in conto possibili rischi e ritardi nella gestione dei lavori, oltretutto conoscendo la macchina amministrativa e le sue lungaggini. Forse, piuttosto che doversi contraddire, ha preferito rimandare – fino a quando? – la comunicazione di una notizia negativa ed evitare ogni responsabilità accusando opposizioni e burocrazia.

Peccato che l’attenzione di un Sindaco non dovrebbe essere posta sul proprio tornaconto “comunicativo-politico”, ma sempre sul bene comune, in questo caso sulle scuole di Pontevecchio. Soprattutto perché su quelle promesse di riapertura fatte tre mesi fa, tanti genitori hanno riposto fiducia e magari anche preso decisioni importanti.

Su un tema come questo non c’è alcuna polemica politica che tenga e ne esce sconfitta un’intera comunità. Come abbiamo fatto in queste settimane, continueremo a verificare che si arrivi al più presto all’affidamento dei lavori e che vengano accolte tutte le richieste del mondo della scuola affinché nel 2024 non sia penalizzata l’offerta formativa ed educativa degli studenti, i quali non potranno godere di tutti gli spazi e i laboratori che le scuole di Pontevecchio assicuravano.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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