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Dall'archivio:

Silvio Berlusconi (e mamma Rosa) nel ricordo di Mario Mantovani

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ARCONATE “Ha raggiunto mamma Rosa, con lei aveva un filo indissolubile, rappresentava il suo argine, aveva un rapporto indescrivibile”.

Mario Mantovani e’ stato, tra l’altro, coordinatore in Lombardia del Pdl nel 2011, ma soprattutto aveva una forte amicizia con la madre dell’ex premier, spentasi a Milano il 3 febbraio 2008 e residente nel comune di Arconate dove l’ex europarlamentare e’ stato sindaco. “Se ne ando’ quando seppe della caduta del governo Prodi. Per Silvio e’ stata tutto, mi fa piacere pensare che ora e’ con lei. Berlusconi e’ stato un uomo che ha attraversato un pezzo di storia. Mi sono limitato a scrivere ‘ciao Silvio’, ma posso dire che alla fine i Grandi non muoiono mai”, osserva l’ex esponente di Forza Italia al telefono con l’AGI.

”Ora Berlusconi si rincontrerà con l’amata mamma. La signora Rosella è sempre stata la donna più importante della sua vita, l’ha sempre detto. Per lui ha rappresentato un punto fermo e di forza. Infatti, dopo la sua morte -sottolinea Mantovani, ex europarlamentare natio di Arconate- tante cose, forse troppe, sono cambiate”.

LA GRANDE NOTTE DEL GIUGNO 2007
“La signora Rosa ci aveva omaggiato più volte della sua presenza, in occasione di avvenimenti importanti per la nostra cittadina, offrendo parole di affetto e di vicinanza verso i bambini, le mamme e le nonne. In particolare – ricordava Mario Mantovani- nel giugno 2007 fu madrina della nuova Piazza Libertà di Arconate proprio nel giorno dell’inaugurazione”.

In ogni circostanza -continua Mantovani- ci colpì la fierezza di questa mamma e nonna, minuta nell’aspetto e assai cortese nei modi secondo quella sobrietà tutta lombarda, così ricca di sentimenti per il bello e generosa con tutti”.

Una personalità genuinamente semplice, tenera e forte allo stesso tempo, che con squisitezza, “conquistò” i cuori degli Arconatesi, prima ancora dell’onorificenza, concessa 16 anni fa- era il 28 luglio 2007- dal Consiglio comunale ai tempi della reggenza di Mantovani.

“Mamma Rosa ci ricordava quella capacità d’unire amore, concretezza, coraggio ed auorevolezza, simbolo di tante mamme italiane. Amava dire di aver educato i propri figli ai valori della generosità e della solidarietà. Uno sprone -conclude Mantovani- a porre sempre al centro delle nostre politiche la famiglia e il sostegno al ruolo educativo dei genitor

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