Al Policlinico di Milano e’ stato superato il traguardo degli oltre 100 interventi chirurgici con il robot Versius, sviluppato da CMR Surgical.
MILANO – L’ospedale e’ una delle piu’ grandi strutture sanitarie della Lombardia e al suo interno la piattaforma Versius e’ stata utilizzata con l’intento di sviluppare un programma multispecialistico che coinvolge la chirurgia toracica e la chirurgia generale. Il robot, infatti, ad oggi e’ stato adoperato in 60 procedure di chirurgia toracica e 40 di chirurgia generale eseguendo procedure come la colecistectomia, la resezione anteriore bassa e la resezione polmonare. La 100esima procedura e’ stata una timectomia, ovvero la rimozione del timo, una ghiandola che risiede nell’area toracica, adiacente al muscolo cardiaco e che copre parzialmente l’arco aortico, una zona quindi particolarmente delicata dove e’ fondamentale la precisione.
Il vantaggio di utilizzare un robot in questo tipo di intervento e’ la sua facilita’ di raggiungere spazi di lavoro particolarmente limitati. L’utilizzo della chirurgia mininvasiva, inoltre, comporta diversi benefici come tempi di recupero piu’ rapidi, meno cicatrici e un ridotto dolore post-operatorio. Grazie a un design piccolo e modulare, Versius e’ infatti adatto al layout di quasi tutte le sale operatorie e puo’ essere spostato facilmente tra i reparti dell’ospedale. E’ fondamentale per i chirurghi avere la possibilita’ di muovere liberamente le braccia del robot anche in spazi ridotti, adattandosi quindi alle esigenze del chirurgo, alle necessita’ dello specifico intervento e all’anatomia di ogni paziente. “Il risultato raggiunto dimostra la nostra dedizione all’utilizzo delle tecnologie piu’ avanzate, per offrire ai nostri pazienti trattamenti sempre piu’ all’avanguardia e di massima qualita’”, ha dichiarato Mario Nosotti, direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica e Trapianti di Polmone del Policlinico di Milano.
“La flessibilita’, la precisione e la capacita’ di eseguire le procedure piu’ delicate in modo sicuro sono le principali ragioni per cui siamo entusiasti di utilizzare le piattaforme di chirurgia mininvasiva”, ha concluso Lorenzo Rosso, chirurgo della stessa Struttura, che insieme a Nosotti ha eseguito il centesimo intervento.