BRUXELLES ABBIATEGRASSO Nel quadro dell’inchiesta in corso sul cosiddetto scandalo del “Qatargate”, la Camera di consiglio del Tribunale di Bruxelles ha confermato ieri sera la detenzione preventiva, ma con concessione degli arresti domiciliari (con braccialetto elettronico), di Francesco Giorgi, l’assistente dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri e successivamente dell’europarlamentare Andrea Cozzolino, nonché compagno della ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili.
“Nell’ambito di un’indagine su larga scala condotta dalla Procura federale e dalla Polizia federale su presunti atti di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro, una persona è comparso oggi davanti alla Camera del Consiglio del Tribunale di primo grado di Bruxelles”, riferisce una nota per la stampa della Procura federale belga, e aggiunge: “La Camera di consiglio ha confermato la carcerazione preventiva di F.G., ma secondo le modalità del braccialetto elettronico”. In caso di ricorso contro la decisione da parte della difesa, Giorgi “dovrà comparire davanti alla Camera d’accusa presso la Corte d’appello di Bruxelles entro quindici giorni”, precisa la nota, annunciando che “la Procura federale non presenterà ricorso contro questa decisione”.
L’ex europarlamentare Antonio Panzeri e Francesco Giorgi, suo ex assistente, condividevano da diverse settimane la cella del carcere di St. Gilles a Bruxelles, nonostante fossero coimputati nello scandalo “Qatargate”. Lo riporta il Times citando delle fonti. Sebbene un simile accordo carcerario non sia inaudito nel sistema di giustizia penale belga – scrive il quotidiano britannico – il fatto ha sollevato critiche per i timori che i due avrebbero potuto tramare insieme per la loro difesa durante la custodia.