LOMBARDIA – L’affluenza finale in Lombardia è stata del 41,68% (era stata il 73,11% nel 2018). Le province “più virtuose” sono risultate Brescia (45,3%), Lecco (44,9%) e Bergamo (44,5%). Fanalino di coda Mantova con il 36,7%. Un dato che fa riflettere e che indubbiamente ha condizionato anche l’andamento del voto e delle preferenze (soprattutto) visto che livello di Regionali il punto più basso era stato toccato nel 2010 con il 64,6% dei votanti. Sulle ragioni del ‘non voto’ abbiamo già provato a ragionarci. Ora veniamo a vedere i nomi di chi rappresenterà l’est Ticino in quella che è per importanza la terza assemblea dopo Senato e Camera dei Deputati….
Il top player sotto ogni punto di vista è Christian Garavaglia. L’ex Sindaco di Turbigo, delfino del Senatore Mario Mantovani – per Christian i valori dell’amicizia e della riconoscenza sono reali, merce rarissima in politica – ha raccolto la bellezza di 10.329 preferenze di cui oltre 1.000 nella sua Turbigo dove FDI è volata sopra al 55%. Un risultato impressionante, ma che è figlio di un lavoro iniziato da anni, sul territorio, ancora con quel ‘porta a porta’ che fa la differenza.
Una dimensione umana della politica – a cui indubbiamente si affianca anche quella più social – a cui accostare anche e soprattutto la ‘macchina da guerra’ elettorale di Mario Mantovani. Straordinario, se non unico, organizzatore di questi momenti.
Sugli altri candidati nel dettaglio ci soffermeremo più avanti. Un grande plauso va anche alla guerriera di Bareggio, Silvia Scurati. Con una Lega in calo ma che comunque ha ottenuto il 16,53% (476.175) e con una battaglia interna senza esclusioni di colpi, Silvia ha retto alla grande l’urto. E con 4.081 preferenze è stata la più votata del Carroccio.
Bravissima anche lei, perché in questi anni secondo il metodo della vecchia politica si è fatta sentire nell’est Ticino eccome.
Infine ennesima ottima riconferma nelle file del PD per Carlo Borghetti vice presidente uscente del Consiglio regionale. Carlo ha ottenuto 6.675 voti di preferenze, è stato il secondo più votato nella lista dei ‘Dem’ che a Milano e provincia hanno conquistato 6 seggi. Ha saputo reggere l’urto del giovanissimo ma molto spinto dentro ai ‘Dem’ Paolo Romano che con 9.249 preferenze ha ottenuto la prima piazza in solitaria. Ma dietro a Romano c’è ancora Borghetti che certamente, porterà avanti con grande attenzione e determinazione le tematiche a lui più care, in primis quelle di natura socio sanitaria.
F.V.