RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO ROBECCO SUL NAVIGLIO – Non possiamo esimerci dal ricordare questo giorno. Primo perché questo è dovere di chi amministra un comune, sia maggioranza, sia opposizione, a prescindere dalle rispettive posizioni politiche. Secondo, perché la trasmissione della memoria non può essere lasciata nell’oblio. Terzo perché Robecco ha vissuto in prima persona le stragi nazi fasciste del 20-21 luglio 1944 e del 26 aprile 1945.
Certo ci piacerebbe che questo momento di condivisione fosse non solo sporadico e le iniziative lasciate agli addetti ai lavori, ma momento continuativo di una presa di coscienza che venga portata avanti da una collettività e non solo dalle istituzioni. Liliana Segre, in un’intervista ha detto:” Il pericolo dell’oblio c’è sempre e sono convinta di quello che dico. E cioè che tra un po’ ci sarà una riga su un libro di storia e poi non ci sarà più neanche quella. So cosa dice la gente del Giorno della Memoria: basta con questi ebrei, che cosa noiosa”.
