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Dall'archivio:

Contanti o carta? E’ scontro all’arma bianca dopo le parole dell’ex Sindaco Labria. Bonfiglio e Maltagliati (FDI): “Difendiamo il mondo del commercio”

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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“Sorpresi dagli attacchi gratuiti da parte del PD”
MAGENTA – “Sono rimasta letteralmente basita nel leggere le dichiarazioni provenienti da un ex Sindaco di Magenta. Capisco che il principale sport praticato sia quello di attaccare il governo, ma prendersela con la categoria dei commercianti con tale astio lo trovo imbarazzante”. Così chiosa l’assessore alle Politiche per il Commercio Bonfiglio, a proposito del post scritto da Giuliana Labria su Facebook. “Praticamente abbiamo un ex Sindaco che dà per scontato che i nostri commercianti siano degli evasori. Ricordo sommessamente che i pagamenti in contanti sono legittimi da sempre e l’esercente emette quella cosa chiamata SCONTRINO FISCALE. Accettare il pagamento in contanti non significa evadere!”.

Continua così Bonfiglio: “Sfugge anche il fatto che il servizio legato alle transazioni ha un costo che si riversa sull’esercente e sul cliente finale. Costo che diventa insopportabile sui piccoli importi. E il tutto ovviamente a beneficio degli istituti bancari. In ogni caso sono certa che i nostri commercianti si adegueranno alla normativa venendo incontro ai bisogni del cliente”.

 


Prosegue il Capogruppo in Consiglio Comunale Marco Maltagliati: “Dire che sarà una misura che andrà a favorire l’acquisto online mi sembra tendenzioso, parliamo di scelta dell’esercente su piccoli importi, soprattutto visto il difficile periodo che commercianti e piccole imprese hanno affrontato anche a causa di scelte legate al precedente governo. Mi piacerebbe che l’ex Sindaco e tutte le persone che abbiano a cuore Magenta possano sostenere i nostri negozi di vicinato”.

ECCO COSA HA DETTO L’EX SINDACO LABRIA SULL’USO DEI CONTANTI

Cosa c’è di più comodo, di più pratico e sicuro che pagare con bancomat o carta di credito anche per le piccole spese? Lo sanno tutti. In tutto il mondo il pagamento elettronico e’ usato anche per pagare un caffè.
E invece il nostro geniale governo ha stabilito che per spese sotto i 60 euro i commercianti possono pretendere il pagamento in contanti. Cosa devo pensare? A quali conclusioni arrivare se non , anche in questo caso, che si vuole consentire tante piccole minievasioni eliminando la tracciabilita’ elettronica?
Non basta la Flat tax fino a 85.000 euro, si dovevano inventare pure questa.
Va bene. Vi pago in contanti.
Devo spendere 13 euro 32 centesimi?
Ti picchio li un bel 50, e mi dai il resto, tutto. Non un centesimo di meno. E non esiste “Scusi non ha moneta”? Perché prima ancora di finire la frase si beccheranno un bel no.
Facciamo tutti così, poi vediamo se non gli passa la voglia di rifiutare il pagamento elettronico.

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