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Dall'archivio:

C’erano una volta le edicole. Di Massimo Moletti

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

“C’era una volta l’edicola? NO …qualcosa è  rimasto ma i giornali un tempo unici custodi del sapere sono in via di estinzione. Un po’ per colpa loro ….mia grandissima colpa perché recitano un credo che non interessa più a nessuno tranne che alla rassegna stampa.

Un po’ perché stanno investendo sul web diventando siti di garanzia nella miriade di spam 
Perché se io voglio una notizia garantita vado sul sito del quotidiano storico…
In Italia abbiamo giornali che sono del secolo 1800 molti sono più longevi della nostra Repubblica e nati assai prima dell’unità del nostro paese.
Ricordo ancora quando i quotidiani entravano in classe per studiarli  e crearne di nostro…
Io per l’ottusità di una bigotta professoressa  non vinsi il premio a Torino ..
Le domeniche mattina era una sfilata di giornali sotto il braccio e assalto alle tre edicole del mio paese perché  era un rito …
Come rubare il giornale al bar che la mattina erano delle sale lettura per tuttologi in pensione o con tempo libero…
La massa prendeva il giornale sabaudo, ma qualcuno trapassava il Ticino o il ponte come si diceva a Cerano..
Altri  più frettolosi e incavolati andavano sulla nicchia o sul partitico…
Uno scambio di idee e di letture dove sembrava avere uno scudo per la vita …
I lettori erano di molti aspetti: chi leggeva tutto, molti contenevano solo sotto braccio, sfogliato di fretta o usato per coprirsi e spiare…

Ma tutti andavano in edicola perché gli abbonamenti erano una rarità non adatti al paese…
Le edicole negozio o chioschi o addirittura improvvisate stile Milano Greco Pirelli stazione erano punto di riferimento e le prime chat o gruppi dove ognuno voleva dire la sua …magari con gratta e vinci vincente da rigiocare e sognare.
Erano i momenti ritagliati di quotidianità che la pandemia ci ha fatto sopravvalutare e sognare …
Ormai le edicole sono quasi estinte e i loro proprietari degli eroi del martirio…
Al mio paese da tre sono diventate una e nella limitrofa Trecate tengono in pochi tra cui lo storico Germano dove di vive ancora l’atmosfera  del sapere quotidiano.
Tra riviste e giornali ed edizioni straordinarie  e raccolte continua la vecchia arte del condividere e chiedere inserti  …
Io ne ho presi tantissimi  senza farmi mancare nulla ma il prezzo ma soprattutto la crisi mi hanno portato a limitare molto il loro consumo perché  anche il tempo è  tiranno…
Poi oggi vogliamo tutto in un click o tweet e gli approfondimenti sono troppo ingombranti in vite da esporre …
Sulla metro c’ero solo io con il mio bel quotidiano non più tovaglia ma formato moderno…
Una esperienza nuova o ripetuta o ritrovata…
Molto spesso certe letture mi hanno portato problemi con compagni di casting o set …
Il ritrovarsi e aggregarsi dal vivo però non ha prezzo …
In un mondo che deve tornare a vivere anche il piccolo quotidiano la spesa per un prodotto di carta può essere utile …
Torniamo a leggere e sostenere il quotidiano e le edicole soprattutto gli editori…
Il cartaceo può sempre essere riutilizzato anche per….difficile con lo smartphone…

W le edicole  centri di piccole ma importanti storie … quattro parole possono cambiare e rasserenare la vita ma soprattutto renderla più umana

Massimo Moletti

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