― pubblicità ―

Dall'archivio:

Italiano & integrazione: al liceo Quasimodo di Magenta completato un corso per studenti e studentesse non madrelingua

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

16 i ragazzi coinvolti che oltre alle lezioni hanno scoperto la città

MAGENTA – Da febbraio a luglio, tanto è durato il corso di italiano Lingua2 al liceo Quasimodo per i tredici studenti non madrelingua italiani e le tre ragazze ucraine fuggite dalla guerra e inserite al liceo linguistico.

“A seguire i ragazzi stranieri siamo stati tanti – racconta la professoressa Federica Franchi, docente di Italiano e Latino al liceo delle Scienze Umane -, un bel lavoro con i colleghi Elisa Cazzaniga, Erika Ferraro, Alberto Magnani, Michela Panigo (che ha lavorato più di tutti con i ragazzi), Ferdinando Rocca, Christian Rosso, Monica Valisi”.

Una squadra di nove docenti per cercare di andare meglio incontro alle diverse specifiche esigenze degli alunni: “Le ucraine sono state seguite dalla prof.ssa Paola Tosciri – continua la professoressa Franchi – e quest’anno abbiamo deciso di cambiare un po’ il protocollo di accoglienza per favorire la familiarizzazione con la nuova realtà non solo scolastica e supportare lo studio di tutte le discipline, con incontri sia di gruppo che individualizzati”.

Quindi non solo lezione e non solo aula, ma anche uno sguardo alla città: “Abbiamo concluso con la conoscenza sul campo del nostro territorio e in questo ci ha guidati l’assessore Luca Aloi al Museo della Battaglia. Bello sentire spiegato il Risorgimento con tanti accenti così diversi e scoprire insieme ai ragazzi che le lotte per l’indipendenza sono state e sono tante nel mondo, sempre alla ricerca della libertà e dell’autonomia”.

“Sono onorato e contento che il Museo sia stata meta dei nostri studenti. L’identità e la storia del territorio devono essere trasmesse continuamente, auspico sempre più visite al nostro bel museo e non smetterò mai di ringraziare chi a sua volta mi diede modo di imparare a divulgare la storia della Città”, il commento di Luca Aloi.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi