NOVARA Non si ferma a Novara la battaglia legale tra il Comune e la societa’ che ha vinto la gara d’appalto per il servizio di ‘free floating’ con monopattini elettrici, la Bit Mobility di Bussoleno in provincia di Verona.
Oggetto del contendere una ordinanza che il Comune ha emesso circa un mese dopo l’avvio del servizio (allestito con 300 monopattini operativi su tutto il territorio cittadino) e che prevede l’obbligo per tutti gli utilizzatori di monopattini – ovviamente non solo quelli del servizio di noleggio, ma anche di quelli privati – anche maggiorenni di indossare il casco e dispone il divieto di circolazione dei mezzi nella zona pedonale del centro storico in alcune fasce orarie il sabato e la domenica.
L’ordinanza, pubblicata il 28 ottobre e che doveva entrare in vigore il 1 dicembre, e’ stata impugnata davanti al Tar dai legali della societa’ concessionaria che contestava l’illegittimita’ delle disposizioni.
Secondo la Bit Mobility esiste “l’incompetenza del sindaco a provvedere, per quanto riguarda sia l’obbligo del casco per tutti gli utenti di monopattini, sia le limitazioni orarie all’accesso dei medesimi dispositivi di micromobilita’ nelle aree pedonali e di Ztl”.
Secondo Bit Mobility, inoltre, il territorio di Novara non ha particolarita’ “tali da giustificare – si legge ancora nella lettera – una deroga alla normativa statale di settore attualmente in vigore”. Il legale dell’azienda sottolinea infine che “l’ordinanza in oggetto e’ illegittima per essere stata emessa solo dopo l’espletamento della procedura selettiva () conclusasi con l’autorizzazione di Bit Mobility”. Secondo l’azienda “l’introduzione dell’obbligo per i maggiorenni di indossare il casco portera’ ad una drastica contrazione della domanda: presumibilmente gli abbonati vorranno recedere o comunque non accorderanno rinnovi” Il Comune non e’ stato a guardare, e il 29 novembre ha deciso di annullare in autotutela l’ordinanza gia’ firmata emettendone il giorno successivo una sostanzialmente identica, ma sottoscritta non dal sindaco, che secondo alcune sentenze, non sarebbe competente in materia, ma dal comandante della polizia locale. Lievemente modificata solo la parte che riguarda l’accesso in Ztl nel week end: il divieto di circolazione inizialmente previsto, e’ stato trasformato in “obbligo di conduzione a mano”. L’ordinanza e’ entrata ugualmente in vigore mercoledi’, ma la Bit Mobility ha gia’ fatto sapere che intende impugnare anche la nuova versione del provvedimento. La controversia non sembra destinata a chiudersi almeno nel breve periodo: il Comune insiste puntando in particolare sulla sicurezza e sulla tutela della salute degli utenti, la societa’ concessionaria non e’ intenzionata ad accettare quello che considera un indebito cambio delle carte in tavola. Sara’ il giudice amministrativo a decidere.