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Il PD a testa bassa: “Ancora una volta la nostra città viene tagliata fuori dalle scelte regionali Abbiategrasso senza Casa della Comunità, un fallimento”

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Ancora una volta la nostra città viene tagliata fuori dalle scelte regionali
Abbiategrasso senza Casa della Comunità: un fallimento

ABBIATEGRASSO- CASSINETTA – RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – “Lunedì 11 ottobre Regione Lombardia con la DGR 5373 ha deliberato quali saranno le strutture sanitarie che nell’ambito del PNRR potranno essere riorganizzate e ridefinite come Casa della Comunità e Ospedale di Comunità.
Nell’elenco pubblicato risultano scelte le strutture di Legnano, Cuggiono, Magenta, Vigevano e Casorate Primo. Di Abbiategrasso non c’è traccia!
Stiamo parlando della trasformazione, almeno sulla carta, del Sistema Sanitario Regionale
lombardo da modello fallimentare tutto basato sulle prestazioni ospedaliere e sulla deriva
aziendalista ad una nuova visione più attenta alle esigenze dei territori e in ultima analisi dei singoli cittadini, soprattutto quelli più fragili.

Da questo progetto Abbiategrasso è fuori.
Almeno per questa prima fase non è prevista in città una Casa della Comunità.
Leggiamo dalla DGR di cosa si tratta: “Strutture fisiche in cui opereranno team
multidisciplinari di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici,
infermieri di comunità, altri professionisti. All’interno delle Case della Comunità dovrà
realizzarsi l’integrazione tra i servizi sanitari e sociosanitari con i servizi sociali territoriali,
potendo contare sulla presenza degli assistenti sociali e dovrà configurarsi quale punto di
riferimento continuativo per la popolazione che, anche attraverso una infrastruttura
informatica, un punto prelievi, la strumentazione polispecialistica permetterà di garantire la
presa in carico della comunità di riferimento”.
Non ci sarà neanche un Ospedale di Comunità: “Strutture di ricovero di cure intermedie si collocano tra il ricovero ospedaliero tipicamente destinato al paziente acuto e le cure territoriali. Gli Ospedali di Comunità si collocheranno all’interno della rete territoriale e saranno finalizzati a ricoveri brevi destinati a pazienti che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica, di livello intermedio tra la rete territoriale e l’ospedale, di norma dotati di 20 posti letto (max. 40 posti letto) a gestione prevalentemente infermieristica. La realizzazione deriverà prioritariamente dalla ristrutturazione o rifunzionalizzazione di strutture esistenti quali ad esempio strutture ambulatoriali o reparti ospedalieri”.
La domanda sorge spontanea.
Come è possibile che una città amministrata dal centrodestra, in una regione governata da
trent’anni dal centrodestra, possa essere maltrattata in questo modo?

Come è possibile tollerare che tutte le strutture pubbliche sanitarie esistenti ad
Abbiategrasso non vengano considerate degne di essere valorizzate in una delle riforme più
importanti degli ultimi decenni?
Che ne sarà dell’Ospedale di Abbiategrasso?
Sono domande che rivolgiamo all’Amministrazione Comunale e dalle quali ci aspettiamo
risposte adeguate: qualcuno a Milano conosce il numero di telefono del sindaco Nai?

ANDREA GILLERIO
Segretario Partito Democratico Abbiategrasso e Cassinetta di Lugagnano

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