MAGENTA Scrittori del territorio e opere esposte al pubblico. Libriamo in Galleria, con la collaborazione della libreria La Memoria del Mondo, ha raccolto un vasto consenso di pubblico quest’oggi a Magenta. A presentare l’evento Marcello Stoppa Corona, scrittore per passione che ha illustrato il suo terzo libro: “Un thriller che si sviluppa in Inghilterra”, spiega senza entrare nei dettagli.
Oltre a Marcello sono tantissimi gli scrittori non di professione che hanno una storia da raccontare. Sono Arnaldo Citterio, Simona Borgatti, Massimo Ottolini, Marco Lattuada, Alessandra Grittini, Rita Sozzi, Bianca Folino, Patrizia Mesiti, Guido Cornia, Sonia Zuin, Gabriella Raimondi, Giusy Di Micieli, Raffaella Porotto e il pittore Luigi Ferrario. Marco Lattuada racconta il suo ‘Forza, questo è il grembiule’: “Nasce in maniera strana, dovendo presentare il refettorio di Non di solo pane – commenta – Dove chi è in difficoltà si reca per il pasto serale. Ho scritto questa presentazione e l’ho esposta. È piaciuta al punto che sono stato chiamato nelle scuole a parlare di volontariato e ogni volta che ci andavo scrivevo un racconto. Alla fine ci siamo trovati con tante pagine che potevano essere raccolte in un libro”. Il ricavato andrà tutto a ‘Non di solo pane’, associazione benemerita della città che, proprio nei giorni scorsi, ha distribuito dal giorno dell’apertura a febbraio 2016, il pasto numero centomila. Un numero record impressionante. Oggi, causa covid, la cena viene distribuita nelle vaschette biodegradabili d’asporto.
Simona Borgatti, invece, del suo cane Zara ha fatto un libro. Una storia che è poi il salvataggio di Zara. “Non ho mai avuto cani prima di lei; l’abbiamo incontrata nel 2012 durante una vacanza in Croazia – racconta – ‘Se mi dici no…’ è il titolo del libro uscito nel mese di gennaio 2019 dove raccontiamo tutte le nostre traversie. Zara è un cane particolare di razza Tornjak, ma molto obbediente e tranquillo. Il messaggio che voglio lanciare è contro l’abbandono dei cani e contro la loro umanizzazione. La scelta di un animale deve essere il più possibile consapevole”. A Libriamo si incontrano persone uniche. Che hanno vissuto esperienze eccezionali.
È il caso di Rita Sozzi. Ci colpisce il titolo dei suoi libri. ‘Vado a Mosca in bici’ per esempio. Ci spiega di avere raccolto i suoi appunti di viaggio, il primo in solitaria dopo aver fatto il Portogallo, i Balcani, Istambul. L’altro è ‘Una bici per cammello’, seimila chilometri lungo la via della Seta in Asia centrale. Molto impegnativo, ma altrettanto entusiasmante. Rita non è una ciclista agonista, ma un’appassionata di viaggi e della bicicletta come mezzo per spostarsi. “Tante difficoltà – racconta – In Iran ho incontrato una cultura diversa, ma con la gente accogliente. Ci sono state poi le difficoltà dovute alle malattie, ma alla fine con la forza di volontà si può superare tutto. Di giorno pedalo a la sera a computer scrivo e raccolgo materiale per il libro. Non nasco sportiva, ho cominciato ad usare la biciletta per andare in Università. Poi ovviamente è diventata anche un mezzo di allenamento. Ma io continuo a considerarlo un modo per avvicinarsi alle culture diverse e alle persone. Ed è importante anche per conoscere sé stessi, i propri limiti e le proprie paure”. Tante esperienze tutte positive, dagli Stati Uniti alla Mongolia, dall’Iran all’Islanda. Ovunque nel mondo e già con la mente ai prossimi viaggi in bicicletta, in centro o sud America.
E poi ancora, quali sono le sostanze tossiche che si possono trovare nei giardini die proprietari di animali? Tantissime, molte di più di quelle che ci potremmo immaginare. Utilissime informazioni del dottor Luca Caputo, veterinario, che ha scritto un manuale appositamente per i proprietari degli amici a quattro zampe ‘Sos Pet’ – “Faccio l’esempio dell’oleandro, una delle piante più tossiche al mondo – ha detto – . Anche il tasso è completamente tossico, tanto da essere chiamato l’albero della morte. Magenta ne è piena. Ci sono anche i veleni che si usano quotidianamente ed è importante per i proprietari di cani conoscerli per sapere come intervenire”.