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Dall'archivio:

‘Coraggio Italia!’. L’opa (ostile?) di Giovanni Toti e Luigi Brugnaro su Forza Italia

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“Coraggio Italia, cambiamo insieme!”. Salpa la nave di Giovanni Toti e Luigi Brugnaro. E’ stato costituito ieri con atto notarile un comitato promotore, con dentro il gruppo di Brugnaro e “Cambiamo” di Toti, per lavorare nell’arco di 60 giorni alla nascita di un nuovo movimento politico. Quattro i i capi delegazione: Luigi Brugnaro, Giovanni Toti, Marco Marin e Gaetano Quagliariello. Due le commissioni: una per la redazione dello statuto e dell’atto costitutivo, l’altra per la redazione della carta dei valori, del programma e del codice etico.

I quattro capo delegazione, che faranno parte di entrambe, nomineranno ciascuno tre membri per ognuna delle tre commissioni (che saranno quindi composte da 16 persone). I membri delle commissioni fanno parte di diritto dell’assemblea costituente, alla quale partecipano tutti i parlamentari aderenti ai gruppi.

Al Senato al momento la ‘quota’ e’ ferma a sette componenti (per un gruppo ne servono dieci) ma ci sarebbe il pressing nei confronti di alcuni leghisti, tra cui Piccolo e Fusco. A far parte del progetto il senatore ligure Biasotti. Alla Camera l’obiettivo e’ andare oltre ai 20 deputati necessari e puntare a 25 unita’. Aderiranno Biancofiore, Sibilia, Baratto, Vietina, Mugnai, Marin, Dall’Osso e probabilmente alcuni ex M5s. Il gruppo verra’ costituito domani quando Brugnaro e Toti presenteranno in conferenza stampa Coraggio Italia. Il sindaco di Venezia tempo fa era stato indicato proprio da Berlusconi come il possibile leader di ‘Altra Italia’, il progetto civico che l’ex premier aveva in mente per rivitalizzare il partito.

Poi non se ne fece piu’ nulla. Per settimane Brugnaro e Toti hanno lavorato alla costituzione di una nuova forza politica. “Chi va via da FI non ha futuro, non va da nessuna parte”, la linea dei vertici azzurri ma ora il timore nel partito e’ che possano esserci ulteriori fuoriuscite piu’ avanti. “Avrebbero potuto aspettare almeno fino all’elezione del prossimo Capo dello Stato”, osserva un ‘big’ di FI. Ma al di la’ delle divisioni interne a preoccupare i parlamentari forzisti sono anche le condizioni del Cavaliere soprattutto ora che il Tribunale di Milano ha deciso di non stralciare, come chiesto dai pm, la posizione dell’ex premier da quella degli altri imputati del caso Ruby ter e di far tenere il processo l’8 settembre, ovvero in piena campagna elettorale. La procura di Milano, tra l’altro, ha chiesto una perizia sulla salute dell’ex presidente del Consiglio che dopo il ricovero al San Raffaele e’ tornato ad Arcore ed e’ controllato per i problemi legati alle conseguenze del Covid.

Intanto il centrodestra, sempre oggi, torna a riunirsi per cercare di stringere sulle candidature. Michetti resta in pole per Roma, Racca (Federfarma Lombardia) per Milano mentre a Napoli e’ ufficiale la candidatura del magistrato Maresca. Oggi si e’ tenuta la riunione dei rappresentanti locali per definire le candidature dei comuni minori.

Chissà cosa ne penseranno, dalle parti di Forza Italia…

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