ABBIATEGRASSO – Premessa: i consigli comunali di era Covid sono inguardabili e inascoltabili. Tra audio pessimo, connessione che va e viene, interruzioni o altro, speriamo che quanto prima la DEMOCRAZIA torni ad essere esercitata in un’aula di Consiglio, con mascherine, distanze e gel, ma NON su una piattaforma informatica.
Detto questo, ieri sera si è svolta la prima delle due sedute di Consiglio dedicate al Bilancio 2021 del Comune di Abbiategrasso.
Ed è stato Flavio Lovati, durante i classici e canonici 5 minuti iniziali, a prendere la parola in relazione al caso Gallotti e allo scontro con Cattoni di Cambiamo Abbiategrasso, col corollario di insulti e video diffusi sui social.
In buona sostanza, Lovati è partito condannando il gesto e rilevando la NON accettabilità dello stesso. Successivamente, l’ex assessore delle giunte Albetti e Arrara ha tuttavia allargato il campo citando episodi passati dell’attuale Amministrazione.
“Nell’aula del Consiglio abbiamo visto consiglieri di Cambiamo Abbiategrasso stracciare platealmente dei documenti, senza che ci fossero parole di condanna delle opposizioni di fronte a un gesto istituzionalmente grave. Si era parlato di toni concitati e forti tensioni. Ma allora con che coerenza, ora, Cambiamo Abbiategrasso si erge a giudice dei comportamenti dei consiglieri di maggioranza?”.
In buona sostanza, Lovati ha condiviso seppur indirettamente- e non citandolo- il comunicato del commissario della Lega di Bià, Riccardo Grittini, che giorni fa aveva dichiarato che “è da molto tempo che questa lista (Cambiamo, nda) utilizza i social network come megafono di propaganda spesso provocatoria e offensiva nei riguardi della Lega di Abbiategrasso. Questi toni si riflettono poi spesso (troppo spesso) in Consiglio Comunale con insulti personali e verso i nostri consiglieri da parte dei membri di Cambiamo Abbiategrasso, dai quali ancora attendiamo delle scuse che tardano ad arrivare. Abbiamo già dimenticato cosa successe il 3 ottobre del 2019 alla nostra giovane consigliera Martina Garavaglia, che fu costretta a recarsi in ospedale per gli attacchi e le parole ricevute? In un clima quindi parecchio teso e provocatorio, e non per colpa della Lega, abbiamo assistito all’ennesima mozione strumentale non rivolta al bene della città bensì alla propaganda politica. E’ da un pò di tempo che si usa il Consiglio Comunale per fare propaganda, che è cosa legittima, purchè ciò avvenga fuori dalle sedi istituzionali e non oltrepassando certi limiti con attacchi personali”.